Eccoti, sei apparso dal nulla, immobile nell’aria.
Neanche un battito d’ala a scomporre la tua apparente staticità.
E il pensiero corre a quando ero bambino,
quando l’aquilone coi suoi colori spezzava il blu del cielo.
Come lui voli alto, resti sospeso, immobile, senza fatica apparente, trattenuto da un filo invisibile.
No, tu sei libero, nessun legame t’imprigiona.
Nessun filo t’impedisce di volare via.
Tu sei il biancone, e per me, bambino per sempre, il suo aquilone.
T. B.