Oramai da più di tre settimane si sta assistendo a una vera e propria moria di volatili: papere, oche, gabbiani, oltre a cefali.
A più riprese vengono recuperate le carcasse o animali ormai moribondi.
Dalle Autorità ancora nessuna risposta.
Ma le cose anzichè migliorare peggiorano, e si stanno registrando anche le prime soste sul torrente da parte delle specie migranti!!!!
Qui un articolo dal Secolo XIX
http://ilsecoloxix.ilsole24ore.com/p/levante/2009/08/19/AMvs5TqC-animali_entella_avvelenati.shtml
e qui una nota di una associazione animalista della zona diramata ai Media e alle Autorità competenti
"la giornata di ieri ha visto ricoverate quattro anatre e due gabbiani, quella di oggi il ricovero di due anatre. Ormai i decessi richiedono un vero e proprio conteggio per stabilire con precisione l'entità di un'ecatombe che sembra non avere fine, senza contare le decine di animali irraggiungibili, non visti e finiti in mare nottetempo.
Questa è la sintesi di una morìa di cefali, anatre e gabbiani reali e comuni di soli due giorni.
Questa è la terza morìa apparentemente inspiegabile dal 21 luglio ad oggi. Prima decine di cefali, poi anatre quindi anatre, gabbiani e cefali.
Dal 21 luglio ad oggi non sono ancora stati consegnati, o quanto meno, non sono ancora stati diramati, gli esiti dei prelievi effettuati da Arpal per le acque del fiume Entella e i referti delle verifiche patologiche e tossicologiche delle spoglie inviate in tempi diversi all'IZS.
Acque inquinate, intossicate, avvelenate, ...?
Patologia sconosciuta ed improbabile che interessa indifferentemente cefali, anatre e gabbiani?
Mutatis mutando: al pronto soccorso arriva prima uno, poi dieci, poi cento cittadini che presentano una sintomatologia uguale e passano a miglior vita in breve, cosa fa l'anatomo patologo? Si presume provveda ad un celere prelievo di tessuti, ecc.e trasferisca i dati con solerzia al medico del pronto soccorso perché egli possa prescrivere una terapia idonea ai nuovi casi ricoverati.
O no?
A quanto pare no. Dal 21 luglio non ci sono risposte. I veterinari sono impotenti.
Il dott. Tanturli ha deciso autonomamente di effettuare un'autopsia di massima per avere almeno qualche dato in più: l'animale esaminato presentava emorragie diffuse pur con coaguli sparsi (maggiori dettagli nel referto in corso d'opera).
Pur occupandoci in prevalenza di eco animalismo non possiamo che sottolineare che qualsiasi sia la sostanza che ha causato un vero e proprio sterminio tra la popolazione del fiume Entella essa è ancora presente ed attiva sul territorio e che viene "spostata" anche attraverso le spoglie animali non recuperate che terminano il proprio percorso sulle rive, spiagge, scigli del nostro litorale.
Per ora il dott. Tanturli dell'ambulatorio veterinario Levante ha spostato l'attenzione verso una terapia a base di vitamina k."
Ayusya ass. di protezione della vita - Onlus - via D. Cuneo 682 - 16040 San Colombano Certenoli (GE)