Perché gli uccelli non selvatici delle oasi non scappano?

Discussioni sul comportamento degli uccelli

Perché gli uccelli non selvatici delle oasi non scappano?

Messaggioda fabriziogiudici » 9 apr 2010, 11:51

Visto l'ocaio dell'Oasi di Racconigi, dove tutte le specie sono libere di muoversi negli spazi aperti, mi sono chiesto come mai a nessun esemplare venga in mente di andare alla ventura per il mondo, anche se - immagino - si tratta di animali imprintati.
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Re: Perché gli uccelli non selvatici delle oasi non scappano?

Messaggioda Andrea Ravagnani » 9 apr 2010, 13:15

Aspettando le risposte degli ocologi, mi permetto di dare la mia modesta opinione.
Per quel che ne so le oche sono migratori "familiari" ovvero si muovono in gruppi composti da membri della stessa covata o comunque della stessa famiglia.
Quindi secondo me se le oche nascono in un punto ed hanno genitori non abituati a migrare, a loro volta non migrano.
Credo... :-/
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Re: Perché gli uccelli non selvatici delle oasi non scappano?

Messaggioda fabriziogiudici » 9 apr 2010, 22:38

Anche le anatre? Perché io ho scritto ocaio per brevità, ma per precisione è un ocaio + anatraio :D Mi sembrava di essere il classico bambino goloso nella fabbrica di cioccolata! :-))
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Re: Perché gli uccelli non selvatici delle oasi non scappano?

Messaggioda Andrea Ravagnani » 10 apr 2010, 9:29

è normalissimo che le specie nate in un posto costantemente a contatto con l'uomo, anche se non hanno le ali tarpate e quindi libere di spostarsi come vogliono, rimangano fedeli al sito di nascita, vuoi perchè sono state allevate dall'uomo, vuoi perchè si comportano come i genitori, imitandone le abitudini.
Un esempio su tutti è la cicogna, che in tanti posti è dapprima soggetta ad una semilibertà, poi ad una libertà totale, ma non abbandona il luogo, anzi ci si riproduce.
Io quando avevo 16 anni ho lavorato per un estate in un allevamento di anatre ornamentali e selvatiche a Mantova: http://www.rara-avis.it/dbphotos.html
qui facevano nascere le anatre in incubatrice ed alcuni di questi nati li lasciavano liberi in un laghetto, senza tarpargli le primarie e senza recinzioni, questi soggetti rimanevano lì e non ci pensavano neanche ad andarsene, lì trovavano tutto quello che gli serviva per vivere.
Poi succedeva che nelle notti burrascose di temporale con forti venti, qualcuna di queste anatre s'involasse, perdendo poi la strada di casa.
Comunque non è una cosa automatica che le anatre nate in un posto rimangano lì per sempre, ricordo infatti che un allevatore di anatre del mio paese, si dimentico di tarpare le ali di alcune casarche giovani, col risultato che queste appena completarono il piumaggio senza pensarci 2 volte se la sono subito svignata.
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Re: Perché gli uccelli non selvatici delle oasi non scappano?

Messaggioda EBN001 » 11 apr 2010, 13:20

Per quanto riguarda Racconigi, posso confermare visto che me lo ha detto il patron Vaschetti, che i cigni selvatici, pur essendo liberi di volare, non si allontanano di molto dall'oasi, in un raggio di pochissimi chilometri.
Addirittura frequentano raramente il vicino corso del fiume Maira, oppure il lago del parco del Castello di Racconigi.
Non solo i cigni, ma anche le oche e le anatre (e le cicogne) che sono nati lì.

Si chiama "homing".
Se anche si allontanassero, cercherebbero di ritornare dove sono nati.

Il mio amico Paolo me l'ha confermato anche per i colombi (alias piccioni torraioli). Aveva un piccione che frequentava sempre il suo balcone a Torino e che si alimentava dei semi delle voliere dei pappagalli. Una volta che si è cacciato anche in casa, Paolo lo ha trasportato in auto durante il weekend, addirittura in Valle d'Aosta, ad almeno 100 km in linea d'aria.. Ebbene, a sera il piccione era già tornato sullo stesso balcone!
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