la mia teoria (o ipotesi, per meglio dire) si basa sul fatto che a quanto dici e a quanto abiamo potuto vedere dalle foto, la concentrazione di uccelli alle tue mangiatoie è notevole e protratta nell'arco della giornata.
Questo potrebbe creare delle condizioni in parte accostabili a quelle che si riscontrano negli uccelli tenuti in cattività, più esattamente in voliera.
Si fosse trattato di altra specie (chessò, i passeri) forse non ci avrei nemmeno pensato, ma il Verdone è estremamente suscettibile a contrarre malattie di origine batterica a carico dell'apparato digerente, in particolare infiammazione intestinale (enterite). Particolarmente vulnerabili sono i giovani dell'anno, per l'abitudine di cibarsi famelicamente dei semi che cadono fuori dalla mangiatoia e che tendono inevitabilmente a sporcarsi delle deiezioni degli uccelli.
Questo è quanto accade in cattività, ma certo gli uccelli selvatici non ne sono immuni e, seppur con un'incidenza notevolmente minore, ne possono essere comunque colpiti.
Nel tuo caso, forse, l'incidenza è moltiplicata dalla concentrazione di individui in poco spazio, andando a ricreare in un certo qual modo certe condizioni tipiche della cattività (mal gestita, sia chiaro).
Se non ho capito male sei in attesa dei risultati dell'analisi di un individuo morto e questi potrebbero (il condizionale è d'obbligo) togliere ogni dubbio.
Ad ogni modo, una cosa che potresti controllare alle tue magiatoie sono le feci lasciate dagli uccelli: sintomo evidente di enteriti e malattie a carico nel sistema gastro-intestinale sono (oltre a letargia e piumaggio gonfio e scomposto) appunto le feci di consistenza e/o colore anomalo, solitamente diarroiche e verdastre.