09 febbraio 2009
Nuova caccia: fucile (facile) a 16 anni, e si spara ai lupi
Al Senato, disegno di legge targato centrodestra: vietato proteggere più del 30% del territorio di ogni regione. IL DOCUMENTO e l'analisi articolo per articolo degli esperti ambientalisti
ROMA - Si torna a parlare di caccia. Al Senato, arriva infatti la proposta di legge di Franco Orsi, parlamentare savonese del Pdl. E sono molte le novità: dalla possibilità di iniziare a sparare a 16 anni all'allargamento del carniere e delle modalità di caccia. Più facile poi portare in giro le armi. Ecco i principali cambiamenti.
Sparisce- tanto per cominciare- l'interesse della comunità nazionale e internazionale per la tutela della fauna. "Macroscopica incostituzionalità", spiegano le associazioni a difesa dell'attuale normativa, rispetto all'articolo 117 (secondo comma, lettera s) della Costituzione che assegna allo stato la tutela degli ecosistemi e dunque della fauna. Si apre la caccia lungo le rotte di migrazione e spariscono le specie superprotette". Gli animali provenienti da allevamenti, utilizzati per manifestazioni sportive o per l'addestramento dei cani, secondo la nuova proposta di legge, non fanno parte della "fauna" (e diventano implicitamente res nullius, cosa di nessuno). Quanto alle forme di tutela, novità anche in questo senso: vengono esclusi da ogni tipo di protezione il piccione domestico, la nutria, le specie alloctone o esotiche come pappagalli, ermellini, scoiattolo grigio ecc. Catturabili anche le specie in deroga come peppola e frinuguello (si potrà cacciare a peppole e fringuelli anche nei parchi).
Inoltre, il disegno di legge targato centrodestra prevede un 'cambio di prospettiva' rispetto al passato: vengono punite, infatti, le regioni che eccedono il 30% di territorio protetto e non quelle che sono ancora sotto il 20%. Le regioni, inoltre, non possono superare il 30% di territorio protetto nemmeno in casi di particolari necessità ambientali.
(In allegato, l'analisi dettagliata del progetto di legge, condotta articolo per articolo da un tavolo tecnico di esperti ambientalisti)
9 febbraio 2009