Carissimi, ci ha risposto il presidente della regione Toscana, Enrico Rossi:
Caro cittadino, cara cittadina,
ho ricevuto l'email con la quale, insieme a molti altri concittadini, esprime le sue preoccupazioni in merito alla proposta di legge di istituzione dell’Ente “Terre regionali Toscane”, nella parte in cui prevede il passaggio della delega alla gestione della Tenuta di San Rossore dall’Ente Parco Migliarino, San Rossore e Massaciuccoli al nascente Ente Terre regionali toscane.
Premetto che l’intento perseguito con la richiamata proposta di legge è quello di attribuire a un unico soggetto il compito di definire una strategia unitaria di gestione ottimale e di valorizzazione di tutte le proprietà regionali agroforestali, al fine di realizzare un’esperienza di banca della terra incrementando il contributo positivo che l’agricoltura e le foreste possono dare all’ambiente e al territorio e con l’intento di far diventare le proprietà pubbliche un volano di sviluppo per le aree rurali.
In particolare, per quanto riguarda la Tenuta di San Rossore, così come era previsto per il Parco di Migliarino, San Rossore e Massaciuccoli, anche il nuovo Ente sarà ovviamente tenuto ad esercitare la gestione nel pieno rispetto della legge nazionale 8 aprile 1999, n. 87, di disciplina del trasferimento della Tenuta dallo Stato alla Regione Toscana.
La proposta, infatti, conferma che nella gestione della Tenuta deve essere perseguita la salvaguardia dell’ambiente e che la valorizzazione delle attività economiche deve comunque essere compatibile con le esigenze di tutela e salvaguardia ambientale.
Restano, inoltre, tra le finalità della gestione anche il mantenimento dei presidi istituzionali, come la Villa del Gombo, e il perseguimento degli scopi didattici, educativi e sociali con particolare riferimento all’educazione e alla formazione ambientale.
Viene previsto il mantenimento dei fondi di finanziamento per la gestione della Tenuta, imponendo all’Ente Terre regionali toscane di tenere una gestione separata di tali fondi.
La proposta, infine, intende anche mantenere nella gestione della Tenuta un rapporto particolare con il Parco di Migliarino, San Rossore e Massaciuccoli che potrà continuare a utilizzare i beni della Tenuta secondo modalità che saranno definite con la Regione Toscana, così come sta accadendo da tre anni nei rapporti fra l’Azienda Regionale Agricola di Alberese e l’Ente Parco Regionale della Maremma.
Pertanto, fermi restando tutti i vincoli giuridici e ambientali esistenti a tutela della Tenuta di San Rossore che la Regione non ha mai pensato di cambiare - tant’è che la proposta di legge non prevede nulla in tal senso - , l’inserimento della Tenuta in questo progetto di riorganizzazione del patrimonio agricolo forestale regionale, intende fare in modo che anche questo territorio di inestimabile valore ambientale e paesaggistico possa essere sempre più valorizzato e, di conseguenza, tutelato.
Possiamo quindi assicurare che le preoccupazioni da Lei espresse non trovano alcun riscontro nella proposta oggi in discussione, che non ci sarà nessuna speculazione edilizia, nessuna cementificazione, ma al contrario ci sarà una gestione più razionale che porterà benefici a tutta la comunità toscana, sia sotto l’aspetto ambientale che agricolo.
Cordiali saluti,
Enrico Rossi