a che punto è arrivata la fotografia naturalistica in Italia

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a che punto è arrivata la fotografia naturalistica in Italia

Messaggioda maurone » 23 mar 2012, 17:56

guardate qui, si parla di una delle pochissime(2-3) coppie di Cicogna nidificanti in Sardegna.

http://www.juzaphoto.com/topic2.php?f=2 ... o_divieto_

il posto è a 25 km da casa mia, ci passo davanti 3 volte alla settimana e le cicogne le vedo dall'auto mentre passo sulla statale a 4 corsie.... Non posso fotografarle, pazienza, mi limito a osservare, hanno messo il divieto perchè le comitive dai paesi vicini erano stanziali, qualcuno andava a fotografare col cellulare e arrivava a urlare per farle involare.
Quello che lascia perplesso è che ad alcuni fotografi interessa solo poter fotografare, non frega una minkia della cicogna , vogliono solo poter scattare. Qualche furbo poi farebbe il dispetto di disturbare con una sirena da stadio solo per protestare contro il divieto, un'altro si lamenta che in Sardegna non ha trovato capanni"comodi"

che pena...
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Re: a che punto è arrivata la fotografia naturalistica in Italia

Messaggioda Alfa » 23 mar 2012, 19:39

se vogliamo avvilirci ce n'è di cose a cui pensare.... :icon_e_sad
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Re: a che punto è arrivata la fotografia naturalistica in Italia

Messaggioda KTF » 24 mar 2012, 23:20

Per questo per i fotografi naturalisti suggerisco questo di Forum:
http://forum.naturaefoto.it/index.php
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https://www.flickr.com/photos/ktdf/
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Re: a che punto è arrivata la fotografia naturalistica in Italia

Messaggioda arella » 25 mar 2012, 12:27

Io sono relativamente nuova al mondo della fotografia (2 anni), la fotografia naturalistica mi piace molto, ammiro chi riesce a fare bellissime foto e un po' invidio chi può permettersi ottiche da milioni di euro o viaggi in posti che io non vedrò mai.
Credo però che un fotografo naturalista non sia chi fa una bella foto, ben composta con nitidezza ect. ne chi dichiara ore di sofferenti attese ma chi conosce ciò che fotografa. Il minimo dovrebbe essere andarsi a leggere e capire qualcosa di più dei soggetti che ci si trova ad osservare, e di conseguenza prendere un pochino di coscienza di come vivono le specie che fotografiamo, delle difficoltà che hanno -spesso legate all'uomo-.
Molti ad esempio approfittano delle oasi e del freddo inverno per fotografare uccelli affamati, ecco nella comodità di un loco già pronto (capanno già costruito, vegetazione protetta da incaute potature, ect.) magari non presentarsi a mani vuote, ma con un sacchettino di semi di girasole, cose così.
Internet è molto comodo sotto certi aspetti, una delle prime cose da andarsi a cercare piuttosto che mimetismi e altro credo sia "l'etica del fotografo naturalista".
Questa, da "niubbo", come si sul dire, è l'idea che mi sono fatta finora.
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Re: a che punto è arrivata la fotografia naturalistica in Italia

Messaggioda AKU » 27 mar 2012, 9:15

ultimamente ci sono più fotografi o meglio cacciatori naturalisti di birdwatchers in Italia, daltronde come diceva Battiato il senso del possesso è molto occidentale.... altro nutrirsi di immagini mnemoniche, altro collezionare dfreneticamente e bulimicamente scatti. Ok per chi fa capolavori come Occhiato, et al., lo stesso miticio Juza.
Va benissimo per chi non fa capolavori, come me ad es che faccio fotina appena carina e spesso orribili, ma farle con serenità e passione sarebbe la chiave di volta.... non bulimicamente, ossessivamente, e con la scusa del digitale ogni puntino in volo, ogni nido....

la battaglia che quasi da solo combatto da anni, un Don Quixchotte siculo e criticato, è quella delle foto ai nidi.... ma perchè cavolo ancora vengono non solo accettate, ma persino lodate con commenti positivi e di complimenti piouttosto che valagnhe di insulti.

Coppie di ghindaia marina, di gruccione, di cicogne, di limicoli, averle ecc.... tartassate giornalmente per tutta la stagione di riproduzione da decine di guardoni che stanno li delle ore per l'ennesimo, banale, visto e stravisto scatto della bestia a tutto formato vicino al nido....


badate bene, mica sono come alcuni ornitologi o inanellatori, che additano come fonte di disturbo solo gli altri, i famosi "altri"....

anche gli ornitologi e i birdwatchers arrecano un disturbo pazzesco la dove ancora si mettono a giocare al piccolo ornitologo misurando uova (ne abbiamo milioni di dati simili), a sfrantumare le palle e le uova nel paniere di occhioni (ne abbiamo mille di studi simili solo che tutti vogliono quello proprio per il proprio CV), a misurare la 20milionesima rondine (salvo poi avere banche dati con milioni di misure non usate)....

basterebbe darsi delle priorità, dei campi di studio nuovi, delle nuove prospettive utili e innovative....


ok basta panegirico e tiritera, che già ci sono molti che adesso dicono che sono un rompiballe (solo perchè dico quel che penso, difetto tremendo in questo paese di ipocriti) senza però un minimo di autorcitica MAI
Andrea C
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Re: a che punto è arrivata la fotografia naturalistica in Italia

Messaggioda asuka » 27 mar 2012, 13:42

Nella mia infinita timidezza e inadeguatezza, rinuncio spesso a rispondere, però, a volte, quando si leggono certi interventi di cui si condivide pienamente il pensiero, mi pare giusto dare il proprio sostegno.
Andrea, io spero e prego ci siano "rompiballe" come te poiché ne abbiamo decisamente bisogno.
(e poi non posso che apprezzare la citazione di Battiato, ma questa è un'altra faccenda :icon_lol )
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Re: a che punto è arrivata la fotografia naturalistica in Italia

Messaggioda ginovet2 » 28 mar 2012, 22:38

ultimamente ci sono più fotografi o meglio cacciatori naturalisti di birdwatchers in Italia, daltronde come diceva Battiato il senso del possesso è molto occidentale.... altro nutrirsi di immagini mnemoniche, altro collezionare dfreneticamente e bulimicamente scatti. Ok per chi fa capolavori come Occhiato, et al., lo stesso miticio Juza.
Va benissimo per chi non fa capolavori, come me ad es che faccio fotina appena carina e spesso orribili, ma farle con serenità e passione sarebbe la chiave di volta.... non bulimicamente, ossessivamente, e con la scusa del digitale ogni puntino in volo, ogni nido....
queste ultime tre righe sono la definizione di SANA CACCIA FOTOGRAFICA
Impara a volerti bene, a prenderti cura di te stesso,a volere bene a chi ti vuole bene. Il segreto non è prendersi cura delle farfalle ma del giardino, affinché le farfalle vengano a te. Alla fine troverai non chi stavi cercando, ma chi stava cercando te
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