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Ciao a tutti!
Oggi ho letto su Repubblica un articolo di Paolo Rumiz che mi ha fatto molto preoccupare.
Sembra che quest'anno, a causa del clima straordinariamente mite che fino ad ora c'è stato, molti animali, uccelli e non solo, abbiamo anticipato di vari mesi la stagione degli amori. Ad esempio gazze hanno iniziato a sistemare i loro nidi prima di Natale mentre di norma lo fanno a Marzo; rondoni tornano in Italia quando ancora non ci sono in cielo insetti da mangiare; Merli e Verdoni già a Dicembre hanno iniziato i loro canti d'amore, e i loro piccoli rischiano di nascere quando ancora non c'è cibo a disposizione; Anatre e oche Siberiane non migrano più fino in Puglia ma si fermano in Germania e in Polonia. Il giornalista dipinge un panorama realmente catastrofico, sostenendo che migliaia di specie si trovano improvvisamente a rischio di estinzione. Il tutto è aggravato dal fatto che a partire dalla metà della prossima settimana sembra che sia in arrivo un'ondata di gelo polare che potrebbe mettere a rischio moltissime nidiate "precoci". Che cosa pensate di tutto ciò?

Ecco il link dell'articolo, per favore leggetelo e fatemi sapere che ne pensate:
http://www.repubblica.it/scienze/2012/0 ... -28945434/

Ciao

Premettendo che Paolo Rumiz non è che sia di per se un giornalista scientifico...

Penso che sia un articolo che possa basarsi su dei concetti generali veritieri, ma che racconti anche imprecisioni e soggettività.

Che tutte le Gazze stiano riassettando il nido chi lo dice? Chi è andato a controllare? Nel Delta del Po durante tutto l'arco dell'anno io vedo nidi sferici belli che pronti.

Parla dei rondoni, quando i rondoni devono ancora arrivare.

Parla di insetti in cielo, ma chi ci dice quando ci sono gli insetti in cielo e quando non ve ne sono?
Sia a dicembre che a gennaio in centro storico di Trento mi è capitato di vedere in volo Pipistrelli albolimbati, insettivori stretti.

Che i Merli delimitino il territorio già in inverno è cosa assodata e non è cosa eccezionale.

Che le oche non svernino più in gran numero in Puglia non è legato a questo inverno mite, ma è da un pò che avviene.
Comunque:
- svernano nel Delta del Po e nelle Lagune Alto Adriatiche.
- non è che sia un male se non vengono in Italia ma restano in Germania e Polonia, meglio per loro.

Non scomoderei panorami catastrofici ed estinzioni...certo che il clima stia cambiando (e tutto quello che ne consegue) è sulla bocca di tutti ed è vero...

Effettivamente questo articolo non si basa su dati scientifici ma sulle opinioni ( probabilmente almeno in parte fondate, ma pur sempre opinioni) di uno scienziato. Mi sembra che il giornalista tragga delle conclusioni un pò affrettate partendo da considerazioni che prendono il via dall'emotività più che da dati certi (lo si vede dall'ultima, malinconica frase dello scienziato). Io non sono uno scienziato e nemmeno un esperto però credo di possedere un minimo di senso critico quindi mi accorgo di non dover prendere per "oro colato" tutto ciò che scrivono i giornalisti. Oltretutto La Repubblica non è un giornale scientifico. Nonostante tutto leggendo questo articolo mi sono preoccupato, per questo ho chiesto il parere di voi esperti, che di certo è molto più attendibile dato che il vostro interesse non è fare notizia. Poi credo che non sia la prima volta nella storia che capita un inverno più mite del solito! Il clima sta cambiando ma sono convinto che gli animali posseggano notevolissime capacità di adattamento, quindi andiamoci cauti con previsioni catastrofiche!
Parlando in linea molto generale (mi rendo conto che il discorso richiederebbe uno spazio molto più ampio), qual è secondo te lo stato di salute della fauna, e in particolare dell'avifauna italiana?
Ti ringrazio
Ciao

Filippo90 ha scritto:Parlando in linea molto generale (mi rendo conto che il discorso richiederebbe uno spazio molto più ampio), qual è secondo te lo stato di salute della fauna, e in particolare dell'avifauna italiana?

Questo è un domandone, l'avifauna è variegata come il suo stato di salute.
La cosa miglore è consultare la Lista Rossa della LIPU (in fase di pubblicazione?), intanto guarda questa:
http://osservatoriofaunisticomarche.uniurb.it/Documenti/Listarossa%20nazionale.pdf

Ho capito, ci sono troppe varianti tra le diverse specie perciò non si può fare un discorso generale.
Grazie per il link!
Ciao!