Paneveggio vietato a chi cammina
Inviato: 27 lug 2010, 13:40
Alcune domeniche fa, dopo qualche anno che non ci andavo, mi sono recato a fare una passeggiata nei dintorni del Passo Rolle e ho trovato una sorpresa: tutti i sentieri della zona del Monte Castellazzo sono stati cancellati. L'unica passeggiata che è possibile effettuare è quella che va dal Passo Rolle alla Baita Segantini, passeggiata fortemente disturbata dai pulmini che fanno la spola per portare i turisti alla baita e che provocano molta polvere. Oltre a questa, si può anche andare dalla Baita Segantini alla cima del Monte Castellazzo. Infatti la gente che camminava era tutta su quel sentiero. Tutti gli altri sentieri, che erano numerosi, sono stati cancellati ed è vietato andarci (ci sono dei grandi cartelli con il divieto di uscire dall'unico, corto sentiero permesso).
Posso capire che una zona trasformata in parco debba essere tutelata, ma non posso approvare che questa tutela consista nel trasformare la zona in una specie di museo, dove si può effettuare una sola passeggiata, peraltro assai corta e dove chi ha il permesso scorrazza invece con i fuoristrada). Se lo scopo di tutto questo è di portare gente alla Baita Segantini, perché spenda lì un po' di soldi, è meglio dirlo apertamente, piuttosto che far finta che si tratti di tutela della natura.
I pulmini che fanno la spola dal passo alla baita inquinano e disturbano ben di più che qualche persona che gira sui prati.
Senza parlare dell'immondizia che ho trovato accanto alle baite all'inizio della strada che porta alla Segantini, delle numerose ruspe in azione, dei pali e delle attrezzature degli impianti di risalita, buttati lì, come in una discarica a cielo aperto.
Se per chi gestisce il parco questo significa tutelare, allora andrò a camminare da qualche altra parte, magari in Austria, dove la natura è molto più tutelata, dove ai rifugi si arriva a piedi, dove non c'è immondizia e dove si può camminare dove si vuole.
Posso capire che una zona trasformata in parco debba essere tutelata, ma non posso approvare che questa tutela consista nel trasformare la zona in una specie di museo, dove si può effettuare una sola passeggiata, peraltro assai corta e dove chi ha il permesso scorrazza invece con i fuoristrada). Se lo scopo di tutto questo è di portare gente alla Baita Segantini, perché spenda lì un po' di soldi, è meglio dirlo apertamente, piuttosto che far finta che si tratti di tutela della natura.
I pulmini che fanno la spola dal passo alla baita inquinano e disturbano ben di più che qualche persona che gira sui prati.
Senza parlare dell'immondizia che ho trovato accanto alle baite all'inizio della strada che porta alla Segantini, delle numerose ruspe in azione, dei pali e delle attrezzature degli impianti di risalita, buttati lì, come in una discarica a cielo aperto.
Se per chi gestisce il parco questo significa tutelare, allora andrò a camminare da qualche altra parte, magari in Austria, dove la natura è molto più tutelata, dove ai rifugi si arriva a piedi, dove non c'è immondizia e dove si può camminare dove si vuole.