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Ho appena visto le foto del girfalco morto, rinvenuto da Sandro Brina .Bisognerebbe incominciare a far passare l'idea, nella gente comune, che i vari parchi faunistici, oasi in cui si osservano oche indiane ,gru coronate od oche dele nevi o le fiere in cui falconieri esibiscono rapaci tenuti in cattività, ottenuti non si sa come o soggetti ad incroci per " migliorarne le prestazioni " , devono essere ritenuti meri giardini zoologici, in cui non si fa niente per il miglioramento della natura e la buona conservazione della fauna, in particolare quella alata. Pertanto andrebbero chiusi in quanto, oltre che dannosi, sono profondamente diseducativi. Non penso sia più attuale, al giorno d'oggi, la raccolta di uova a fini scientifici e quindi le collezioni esistenti andrebbero identificate, sequestrate ed i possessori incriminati .Lo stesso vale per i possessori di uccelli, a qualunque titolo. In poche parole, il canarino vive alle Canarie e sta bene la',non nella gabbia sul balcone di casa .
Maria Grazia Carpi - Giovanni Natale

Pur essendo in linea con i tuoi pensieri, e non volendo innescare nessuna polemica, dico che al lato pratico, l'integralismo è nocivo ai nostri amici pennuti, tanto quanto le cattive abitudini di molti uomini.
Matteo Isotti

Caro Isotti , il bello è che noi non siamo assolutamente integralisti. Le considerazioni che abbiamo fatto sono il frutto di una serie di esperienze, il cui elenco sarebbe troppo lungo e di cui te ne cito solo una ; quando noi diciamo di andare a fare birdwatching, la massima parte delle persone ci dicono che ci vanno anche loro, al Parco Faunistico Tal dei Tali ,a vedere uccelli in gabbia, oppure quando, su giornali e riviste, si parla della nobile arte della falconeria ... In entrambi i casi , l'uccello è oggetto e non co protagonista della natura .Con viva cordialità .
Maria Grazia e Giovanni Natale

giovanni natale ha scritto:Caro Isotti , il bello è che noi non siamo assolutamente integralisti. Le considerazioni che abbiamo fatto sono il frutto di una serie di esperienze, il cui elenco sarebbe troppo lungo e di cui te ne cito solo una ; quando noi diciamo di andare a fare birdwatching, la massima parte delle persone ci dicono che ci vanno anche loro, al Parco Faunistico Tal dei Tali ,a vedere uccelli in gabbia, oppure quando, su giornali e riviste, si parla della nobile arte della falconeria ... In entrambi i casi , l'uccello è oggetto e non co protagonista della natura .Con viva cordialità .
Maria Grazia e Giovanni Natale

Anche secondo me, tutti gli animali dovrebbero essere liberi, purtroppo però in questo mondo malato, la soluzione migliore, non è sempre la più ovvia.
La maggior parte delle persone non solo non hanno la minima coscenza ambientale, ma non considera nemmeno "la vita oltre all'uomo". Sappiamo tutti qual'è la prima cosa che ci dicono quando diciamo che a noi piace osservare gli uccelli.
Ho visto negli anni, aumentare sempre di più l'interesse verso gli animali selvatici, ma siamo ancora una piccola nicchia.
A volte la visione di un gufo reale, o di un aquila in cattività diminuiscono la distanza tra noi e quel mondo. Qualche volta, si tratta di soggetti irrecuperabili.. Lo so il prezzo da pagare è alto, e non lo paga l'uomo...
Inoltre è grazie allo studio degli animali in cattività, che ora riusciamo a riprodurre molte specie di animali da utilizzare per ripopolamenti..
Tutte le volte che vediamo un Gipeto dovremmo ricordarcelo.
Non tutti gli zoo o centri faunistici sono gestiti al meglio, ma il chiuderli tutti indistintamente non mi sembra un gesto saggio. Sarebbe meglio, regolamentarli, sensibilizzare l'opinione pubblica. Era questo il senso del messaggio precedente, io credo che il vietare la detenzione di animali in cattività, avrebbe sicuramente un impatto peggiore che il gestire al meglio, o il limitare la detenzione. Con le regole Cites si è fatto molto, ma si può e si dovrebbe fare di più...
Del canarino in gabbia se ne potrebbe fare a meno, ma anche qui mi vengono dei dubbi...ad esempio io da piccolo ne ho avuto uno seguito poi da dei Diamanti madarini.. li ho anche allevati, vedendo per la prima volta nascere la vita, e da quel momento ho imparato a rispettarla. Ora la "Natura" ha un alleato in più. Ammetto, però, che se fosse stato un cagnolino probabilmete avrei avuto la stessa reazione.
Ho scritto cose abbastanza ovvie, ma penso comunque che sarebbe bello e costruttivo discuterne, molto meglio di persona... i forum creano spesso fraintendimenti, che non si verificherebbero di persona.

Ciao Matteo

Io non credo che bisogna essere tolleranti verso le persone che non vedono nulla di male nel detenere uccelli o altri animali, che si tratti di mammiferi, rettili, anfibi o invertebrati, o di compredere le ragioni dell'ignoranza. Semplicemente queste persone non hanno avuto modo di maturare una coscienza e sensibilità nei confronti degli animali e credo che debbano avere l'ultima parola rispetto a quelli che invece hanno maturato tali qualità. Sono stanca di stare zitta solo perchè potrei NON ESSERE CAPITA, o perchè rischio di essere considerata un' ANIMALISTA (termine peraltro che non significa nulla e non può riassumere la complessità della questione e lo stato di frustrazione che si subisce). Un animale non è un ammasso di ossa, muscoli e pelle, ma è anche l'espressione dei suoi rituali e comportamenti da selvatico. Per questo dico che un parco faunistico non ha nulla di educativo, mancano le prede, i competitori, le interazioni con altri individui cospecifici e non.Per non parlare degli animali in gabbia. Ricordo che gli etologi hanno smesso di studiare gli animali in gabbia proprio perchè si altera il loro comportamento!
Un mondo malato dunque si potrebbe guarire, ma non stando a guardare ma esprimendo le opinioni, credo si possa partire da quì.

Penso che la mail odierna di Ceccolini con allegato video su youtube, possa essere esemplificativa di quanto ancora occorra per rispettare la convenzione di Washington sul traffico delle specie esotiche,che naturalmente, come nel caso in questione, sarebbero state tutte vendute ed a caro prezzo. I centri che si occupano di reintroduzione del gipeto sono pochi, ben certificati e, come nel caso dell'Alpenzoo di Innsbruck, non presentano all'osservazione specie esotiche, che abbondano in tutti gli zoo, i Wildgehege od i parchi faunistici, per non parlare dei privati .
Ben vengano le specie diverse dalle nostre, ma solo in seguito ad invasioni od a spostamenti dell'areale, come nel caso, ad esempio, dell'airone bianco maggiore, trenta anni fa veramente raro ed ora specie nidificante in Italia
Giovanni Natale -EBN 290
corso Novara 57 27029 Vigevano (PV)

EDIT: E non parliamo della falconeria !!!!!!!!!!!!