Neppure un soldo per il gipeto
Respinta la richiesta di risarcimento per «Republik V»
Gli strascichi giudiziari della vicenda legata alla sacrilega uccisione del gipeto di Montana avvenuta nel 1997 hanno trovato, di fronte al tribunale cantonale, una conclusione provvisoria. La richiesta di un risarcimento di 118 000 franchi, presentata dalla fondazione che si era occupata del rilascio in libertà dell’uccello, è stata respinta.
Calcolata dal signor Hans Frey, un veterinario viennese, la considerevole cifra del risarcimento comprende i costi zoologici, tecnici e scientifici del programma di reintroduzione sulle Alpi per ogni singolo esemplare di gipeto.
Una questione di randagismo
Il tribunale cantonale ha dunque respinto tutte le pretese avanzate dalla fondazione con sede in Olanda. Ha inoltre imposto alla fondazione il pagamento delle spese giudiziarie derivanti da più di due anni di processi nonché il risarcimento dei costi per la difesa del cacciatore di Montana che ha ucciso l’uccello chiamato «Republik V». Il cacciatore è stato inoltre risarcito con circa 12 000 franchi per le spese sostenute.
La motivazione principale della decisione del tribunale era incentrata sulla volontà esplicita della fondazione di mettere in libertà il gipeto da essa stessa allevato. L’intenzionalità di tale gesto faceva del gipeto un animale randagio.
Nell’ambito di questo stesso caso, nel febbraio del 1999 il tribunale distrettuale di Siderser aveva condannato il cacciatore a 10 giorni di carcere con la condizionale, mentre il canton Vallese aveva patteggiato, tramite il suo ufficio per la caccia, un risarcimento del valore di 20 000 franchi.
L’interessato aveva versato la somma e lo stato del Vallese aveva perciò rinunciato a procedere con una causa di diritto civile.
Dal Walliser Bote del 16.9.2002
Tratta da:
http://www.wild.uzh.ch/bg/news2_i.htm
Certo che anche all'estero non scherzano in quanto genialità...