Comunicato dell?'8 ottobre 2009
*A Venezia Re Juan Carlos a caccia di frodo ? La LAC denuncia possibili
violazioni alla legge statale e regionale sulla caccia da parte del
reale spagnolo.*
*Mentre re Juan Carlos arrivava a Venezia la regione approvava il
?Lodo Galan? per dare l?immunità ai cacciatori di uccelli protetti.*
Le leggi statale e regionale sulla caccia parlano chiarissimo: per poter
esercitare la caccia bisogna essere in possesso di tesserino venatorio
di caccia, polizza assicurativa per la responsabilità civile verso
terzi, polizza assicurativa per infortuni e porto di fucile per uso caccia.
Quanto sopra evidentemente è sfuggito al reale di Spagna, Re Juan
Carlos, che mercoledì 7 ottobre si è recato a caccia nell?Azienda
Faunistico Venatoria di Valle Dragojesolo, nel comune di Jesolo in
provincia di Venezia, azienda di proprietà dell?industriale trevigiano
Giuseppe Stefanel.
Re Juan Carlos forse era in possesso del porto d?armi, forse anche delle
polizze assicurative, ma sicuramente era sprovvisto di tesserino
venatorio regionale di caccia, documento rilasciato solo ai cacciatori
residenti un una regione italiana.
Si configurerebbe quindi l?esercizio venatorio in violazione di ben tre
leggi differenti, ovvero, la regionale n.50 del 1993, la regionale n.1
del 1997 ed infine la statale 157 del 1992, che poter cacciare prevedono
espressamente /?è necessario il possesso di un apposito tesserino
rilasciato dalla regione di residenza? /e che/ ?I capi di fauna
abbattuta devono essere annotati, a recupero avvenuto, sull'apposito
tesserino regionale?./
Ora la Sezione Veneto della LAC chiederà all?ufficio caccia della
Provincia di Venezia di effettuare le verifiche del caso e qualora fosse
accertata la caccia senza tesserino venatorio e degli altri documenti
previsti dalla legge, chiederà che venga elevata la relativa sanzione a
carico del reale di Spagna.
/ ?In Veneto ci mancava che venisse a sparare ai pochi uccelli migratori
di passo provenienti dal nord d?Europa anche il re di Spagna, come se
non bastassero i 55.000 cacciatori veneti - /ha dichiarato Andrea
Zanoni, Presidente della Lega Abolizione Caccia del Veneto -/ vogliamo
far valere il principio che la legge è uguale per tutti, va bene
rispettare la regalità ma è ancor più importane rispettare la legalità./
/Bisogna evitare che passi il principio che chi si trova in posizioni di
privilegio possa violare la legge lasciando solo i cittadini comuni a
doverla rispettare: in Italia non esiste alcun lodo che dia l?immunità
ai reali stranieri, nemmeno nell?esercizio della caccia./
/Su questo fronte lo scorso 6 ottobre, mentre re Juan Carlos arrivava a
Venezia, la Giunta regionale del Veneto ha approvato una delibera, che
potremmo definire il Lodo Galan, con la quale è stata data l?immunità a
tutti quei cacciatori che spareranno ad uccelli protetti dallo Stato e
dall?Unione Europea, appartenenti alle specie Pispola, Fringuello,
Peppola e Storno, consentendo di fatto quello che nel resto d?Italia è
considerato bracconaggio e sanzionato penalmente perché previsto come
reato dalla legge statale sulla caccia?./
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