Sono già sette, a meno di un mese dall'apertura della stagione venatoria 2010/2011: a tenere il 'conto' è la Lac, la lega per l'abolizione della caccia. La prima vittima, il 2 settembre, è stata un anziano cacciatore sardo che, durante una battuta di caccia nel nuorese, è stato ferito al ventre da un colpo partito accidentalmente dal suo stesso fucile. Vani i soccorsi. Poi l'8 settembre in Trentino, a Tassullo, un 26enne è morto dopo essere stato ferito accidentalmente da un altro cacciatore. Record negativo di vittime tra il 25 e il 26 settembre: un pensionato di 61 anni ucciso da due colpi di fucile alla schiena sparati dal compagno di caccia nei pressi di Cellio, nella Bassa Valsesia. A Castelvittorio, nell'estremo ponente ligure, un cacciatore di 55 anni è stato stroncato da un malore mentre partecipava a una battuta di caccia al cinghiale, mentre a Ferrazzano, nel territorio di Civitanova del Sannio, un insegnate di 49 anni è morto ferito da alcuni colpi esplosi accidentalmente dal fucile dell'amico con il quale stava cacciando. Ancora, a Civita D'Antino un 86enne è rimasto ucciso da un colpo di fucile partito accidentalmente dalla sua arma, mentre la stava pulendo in casa, che lo ha colpito in pieno petto. Ancora, a Castagnito un 53enne è morto di infarto durante una battuta di caccia al cinghiale, piegato dallo sforzo di inseguire gli animali. Sette, invece, i cacciatori rimasti feriti durante le battute, mentre cinque sono i feriti accidentali tra la gente comune.
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http://notizie.virgilio.it/notizie/cronaca/2010/09_settembre/28/caccia_lac_finora_sette_vittime_e_altrettanti_i_feriti,26262500.html?pmk=rss