In vacanza in Maremma, a Grosseto ho notato grossi manifesti pubblicitari di Federcaccia, che potete trovare qui riprodotti. Apprendo dall'articolo linkato che fanno parte di una campagna pubblicitaria in tutta la Toscana.
Federcaccia gode come tutti, giustamente, del diritto di espressione che non intendo contestare (ci mancherebbe); tuttavia in un caso mi pare faccia vera e propria disinformazione a cui bisognerebbe replicare. Se la maggior parte dei manifesti sono di carattere ironico, firmati da Giuliano (*), quello che ho potuto vedere dal vivo è "Guarda che casino..." (il penultimo nella pagina linkata) dove un agricoltore rinfaccia ai cacciatori di non fare il proprio lavoro, con il risultato di una campagna devastata: alberi mal ridotti, frutti rovinati e sparsi per terra, mentre una flotta di pennuti impuniti impazza saccheggiando frutti e persino grappoli d'uva (!).
Stabilire quali specie di animali, non controllate, possono essere dannose all'agricoltura e quanto lo siano è una posizione di ambito scientifico, contesto nel quale è perfettamente legittimo che ci sia un dibattito tra voci diverse, ma non può certamente essere una questione ridotta a livello di battuta.
(*) A margine, come opinione personale, la supposta arguzia di Giuliano è vero e proprio spirito da patata.