La lettera che ho scritto al quotidiano:
Vorrei esprimere una considerazione a riguardo dell'articolo "Caccia alle lepri in tangenziale" apparso sul Vostro sito web: le Lepri comuni non scavano e non usano tane sotterranee, ma come rifugio e luogo per partorire la prole utilizzano delle depressioni nel terreno, chiamate "covi".
Forse l'azione di eliminazione della "bestia pericolosa" ha interessato allora le colonie di Conigli selvatici, che vorrei ricordare sono frutto di immissioni effettuate negli anni Settanta da parte dei cacciatori (così Coldiretti sa a chi chiedere i danni), situate lungo le roste dell'Adige anche a Trento sud.
Il numero di individui in aumento a sud del capoluogo è dato dalla migrazione degli animali che vivevano lungo l'Adigetto e nelle vicine caserme dismesse, animali che si sono dovuti spostare a causa della riconversione d'uso di quelle aree.
L'articolo non dice che fine hanno fatto gli animali catturati, forse bisognerebbe chiarirlo.
Insomma se mangi pesce, se costruisci tane, se sei nera e gracchi, se sei vecchio e rognoso, se fai parte "delle tradizioni", se questo e quest'altro...fai attenzione perché ogni motivo per cacciarti è buono!
Se qualcuno vuole dire la sua:
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