Richiami acustici: permessi o vietati?

Re: Richiami acustici: permessi o vietati?

Messaggioda lupolu » 19 ott 2008, 18:36

Per Gianni. Non devi chiedere scusa a nessuno, anzi, la tua discussione è servita da spunto per sviscerare e, spero, risolvere una volta per tutte la questione dei richiami.

Ringrazio Alessio e penso che il suo intervento ci abbia fatto fare un bel passo avanti nella comprensione di questa legge.

Attendiamo con ansia altri apporti.

Grazie a chi è intervenuto finora.

Carlo
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Re: Richiami acustici: permessi o vietati?

Messaggioda EBN001 » 19 ott 2008, 19:17

Alessio Usai ha scritto:Se alla Foce di un fiume, che non sia area protetta, c'è una macchina, con dentro una persona, vestita normale, e dall'autoradio parte un richiamo a Limicoli, e gli uccelli vengono attratti a poca distanza ... se arriva la forestale cosa fa???
Che ne sa il forestale se quello è un birdwatcher, amante della natura, o un cacciatore???
Lo scopo di entrambi e vedere che uccelli ci stanno!
Solo che uno lo segna sul taccuino, e l'altro dopo ritorna e lo segna sul libretto di caccia!
Quindi a scanso di equivoci, il forestale dovrebbe in entrambi i casi mettere la multa e provvedere al sequestro del richiamo laddove ne sussista il caso!


Diciamo che la differenza sostanziale che caratterizza senza ombra di dubbio un cacciatore, è quella di avere un fucile, un arco, un falco o qualsiasi altro oggetto atto a cacciare/uccidere l'avifauna (oltre al richiamo ovviamente) mentre un birder non ce l'ha!

La situazione dell'inanellatore è ancora differente, secondo me, perchè i richiami servono per attirare gli uccelli nelle reti (l'inanellatore è un parente stretto dell'uccellatore) cosa che causa rispetto all'osservazione con il binocolo, uno stress sostanzialmente differente. Per questo motivo, il legislatore ha voluto specificare che ci sono delle eccezioni per l'inanellamento a scopo scientifico.
L'art 5 della legge pone dei divieti e si specifica "è vietato a chiunque usare richiami(...) elettromagnetici" (...). Resta da capire se quel chiunque si intenda "chiunque eserciti l'attività venatoria", oppure chiunque passi per strada con il canto del merlo come suoneria del telefonino. :P

(mi fermo qui perchè sono già intervenuto 3 volte...e un forum è bello se ci sono opinioni diversificate, altrimenti è un colloquio a 2)
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Re: Richiami acustici: permessi o vietati?

Messaggioda Alessio Usai » 19 ott 2008, 20:04

EBN001 ha scritto:Diciamo che la differenza sostanziale che caratterizza senza ombra di dubbio un cacciatore, è quella di avere un fucile, un arco, un falco o qualsiasi altro oggetto atto a cacciare/uccidere l'avifauna (oltre al richiamo ovviamente) mentre un birder non ce l'ha!


:arrow: :wait: Appunto per questo ho scritto "una persona vestita normale" (y) ...

Legge 157/92
(Norme per la Protezione della Fauna Selvatica Omeoterma e per il prelievo venatorio)
L'articolo 21 (Divieti)
comma 1: E' vietato a chiunque:
lettra r: usare a fini di richiamo uccelli vivi accecati o mutilati ovvero legati per le ali e richiami acustici a funzionamento meccanico, elettromagnetico o elettromeccanico, con o senza amplificazione del suono

... innanzitutto il problema dov'è?
Un punto è chiaro: è vietato a chiunque: dal cacciatore, all'uccellatore, all'inanellatore, al ricercatore, al fotografo ed al Birdwatcher ... persino a quello che ha la suoneria della Cinciarella che gira per il bosco e si perde il cellulare!
Ma il punto chiave qual è?
il punto chiave è l'intenzionalità!
"usare a fini di richiamo"

E qui che scatta la soggettività del controllore! A questo punto non è più un problema se disturbo o meno l'avifauna!

Se io mi trovo in un bosco con degli amici, a fare una passeggiata, e ho la suoneria con il verso del Fiorrancino, animale sensibile a richiamo, e mi comincia a squillare il cellulare e non rispondo perchè so che è uno che mi sta su quel posto che mi doveva chiamare, e non trovo il cellulare per togliere il tono, perchè sta in fondo allo zaino, sotto quintali di roba ... chiaramente l'intenzionalità non c'è ... ma il Fiorrancino arriva lo stesso ... ed io non sono in reato!

Invece, se prendo il cellulare e faccio partire il richiamo del Fiorrancino, perchè lo voglio vedere (per qual si voglia motivo) ... l'intenzionalità c'è ... il Fiorrancino arriva lo stesso ... ed io sono in reato!

Se in entrambi i casi, arriva in quel momento il forestale zelante, esperto in richiami e birdwatching (... che fortuna! ... questa sfiga proprio a me doveva capitare) ... lui mi coglie in entrambi i casi in flagranza di reato, mi può denunciare, verbalizzare, mettere la multa, sequestrare ... e poi io, se faccio ricorso, con il mio buon avvocato devo, innanzi al giudice, dimostrare l'intenzionalità o meno del reato!
Una volta dimostrata l'intenzionalità o meno del reato ... cade o non cade l'accusa!

:-)) (cavolo ... se facevo l'avvocato al posto del Naturalista, in questo momento avrei già un buon posto di lavoro ... invece di stare a casa) 8-)

:wait: :arrow: Attenzione: io sto facendo degli esempi con casi a volte estremi, è inteso che in mezzo ci sono tantissime altre varianti! :wub:

Inoltre, un punto chiave, non dimentichiamo di contestualizzare la legge al momento in cui fu emanata, e che da quel momento in poi la tecnologia ha fatto passi da gigante (nel 1992 i cellulari con le suonerie polifoniche non c'erano ancora ... e forse non c'erano ancora tutti sti cellulari in giro, l'mp3 non si sapeva ancora cosa fosse...e l'Ipod non era nemmeno in programma). Non dimentichiamo, che nel 1992, e prima di quella data ... il Birdwatching in Italia ... non era certamente una attività conosciuta da molti ...

:idea: Quindi, ci troviamo, oggi, 19 ottobre 2008, avanti ad un chiaro ed evidente problema di una legge che in questo suo punto risulta antiquata e carente! (n)
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Re: Richiami acustici: permessi o vietati?

Messaggioda donatella » 20 ott 2008, 9:12

Premetto che non sono un legale, dunque la mia considerazione vale quel che vale.
In questa legge si parla di richiami. :wait:
Secondo il vocabolario Treccani la parola indica "l'azione di chiamare a sè - voce, gesto o altro mezzo con cui si richiama qualcuno. Attrazione, allettamento; mezzo per allettare, per attirare".
Perciò non direi che sia vietato l'utilizzo dei suoni degli uccelli, così come non ne è vietato il possesso: posso ascoltare tranquillamente i suoni su un CD dove e come mi pare, purchè questo non costituisca - appunto - un richiamo, così come posso possedere una pistola (avendo il permesso, ovviamente, in quel caso) nel baule dell'auto o in mano, ma non per questo sono un assassino o un cacciatore (paragone azzardato?)

:hello:
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Re: Richiami acustici: permessi o vietati?

Messaggioda kestrel » 20 ott 2008, 9:22

Ciao,

faccio notare che la L. 157/92 è così intitolata:
"Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio".
per cui gli articoli sulla protezione della fauna selvatica riguardano tutti, anche i BW's; poi ci sono altri articoli dedicati esclusavamente al prelievo venatorio.

Ciao
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Re: Richiami acustici: permessi o vietati?

Messaggioda EBN001 » 20 ott 2008, 11:35

kestrel ha scritto:Ciao,

faccio notare che la L. 157/92 è così intitolata:
"Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio".
per cui gli articoli sulla protezione della fauna selvatica riguardano tutti, anche i BW's; poi ci sono altri articoli dedicati esclusavamente al prelievo venatorio.
Ciao


quell' ET quindi secondo te è secondario?
Se mi appioppassero una contravvenzione per l'uso del playback per fini non venatori (cosa che non credo sia mai successa finora), ci sarebbero gli spazi per fare ricorso.

La 157/92 vieta (sempre art 21) ma comma z: "è vietato produrre, vendere e detenere trappole per la fauna selvatica"
Basta fare una ricerca su internet o sfogliare qualche rivista (non venatoria intendo) per trovare pubblicità per la vendita di materiale in merito. Illegali ? Sono per fini scientifici? :shock:

La legge 157 è un cardine che non deve venire meno nella nostra lesiglazione, ma non le darei una interpretazione così integralista e assolutista.
O vi sembra che io faccia troppo l'italiota ?
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Re: Richiami acustici: permessi o vietati?

Messaggioda lupolu » 20 ott 2008, 12:16

EBN001 ha scritto:La 157/92 vieta (sempre art 21) ma comma z: "è vietato produrre, vendere e detenere trappole per la fauna selvatica"
Basta fare una ricerca su internet o sfogliare qualche rivista (non venatoria intendo) per trovare pubblicità per la vendita di materiale in merito. Illegali ? Sono per fini scientifici?

Come ho detto prima, la legge italiana vieta tutto, o quasi, ma poi gli organi preposti al controllo, a loro discrezione, tollerano moltissimo. Salvo poi che non salti fuori qualcuno che fa una denuncia e costringe la magistratura a muoversi. Ed ecco che allora chiudono negozi e riviste che fino a un minuto prima si ritenevano legali.

Ho aperto questa discussione per capire prima di tutto se è o meno legale utilizzare i richiami e da quello che sto cominciando a capire penso che sia illegale.

Poi, se uno dice che non ha mai sentito di un birdwatcher o di un fotografo denunciato o anche solo multato per aver usato un richiamo, io rispondo che in qualche centro urbano ci sono limiti di velocità di 30 km/h: non ho mai sentito di qualcuno multato perché andava a 32 km/h. Però il fatto di non ricevere una multa perché vai a 32 km/h dipende solo dal buon cuore del vigile di turno.
Ecco, io non vorrei dovermi trovare nella condizione di dipendere dal buon cuore di una guardia forestale.
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Re: Richiami acustici: permessi o vietati?

Messaggioda kestrel » 20 ott 2008, 12:40

A.S. (Ante Scriptum) Mannaggia! avevo scritto un messaggio di risposta ma quando ho cliccato invia mi è comparsa la finestra di avviso che nel frattempo era stato scritto un altro messaggio e mi sono perso.

Avevo scritto le stesse cose evidenziate da lupulo sulle incertezze a cui da adito la 157 in questa materia e anch'io penso che prima o poi ci sarà uno scarognato che darà il via alla definizione della faccenda.

In pratica, allo stato attuale, manca una norma che autorizzi l'uso dei "mezzi vietati" in attività diverse dalla caccia. Per esempio le reti (correggetemi se sbaglio): l'inanellatore è una persona autorizzata a fare la cattura secondo regole stabilite e in impianti autorizzati. Non è che una mattina uno qualsiasi si sveglia e decide di andare a piazzare una rete "per studiare".

Ciao
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Re: Richiami acustici: permessi o vietati?

Messaggioda ornitocultura » 26 ott 2008, 23:22

A parte il mio pensiero, che si basa sul fatto che il divieto e' esclusivamente ad uso venatorio e non scientifico.....ma qualcuno mi saprebbe dare info in merito a storie gia' successe di gente che e' stata denunciata per aver usato il playbach?

Grazie
Wlater
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Re: Richiami acustici: permessi o vietati?

Messaggioda Michele » 27 ott 2008, 15:02

Ciao,
mi trovo completamente d'accordo con Alessio Usai e con l'esempio della multa sui 32 km/h.
Ammettendo di non essermi mai posto in maniera molto critica il problema, ho sempre saputo da terzi che l'utilizzo (appunto a fini di richiamo, nel qual caso le finalità di un cacciatore, un birder, un inanellatore od un fotografo sono le stesse fino al momento di alzare il fucile, il binocolo, le pinze o l'obiettivo) è vietato per tutti.
Anche io credo che il legislatore si sia riservato ampi spazi di interpretazione e che i tempi fossero diversi (giusto il discorso sul cambiamento delle tecnologie), e credo che di base il ricorrere o meno a sanzioni dipenda molto dalla disposizione di chi è preposto al controllo, così come il vincere il ricorso dipenda molto da chi è preposto alla difesa ed al giudizio (come spesso accade con la legge).
Secondo me il chiunque è chiunque, altrimenti non lo avrebbero specificato, ed il legislatore potrebbe aver voluto così definire per evitare situazioni grottesche tipo: il marito col fucile e dieci metri più in là ma separata da una siepe la moglie che ascolta il verso del tordo per impararlo bene ma a volume alto perchè non ci sente bene... (è una battuta ma i cacciatori a trovare gli escamotage sono furrrbi...).
Questa è la mia opinione personale, bene sarebbe trovare un legale che dice la sua ma secondo me non troveremmo due avvocati che interpretano allo stesso modo e neppure due giudici.
Per cui a mio parere buon senso: secondo me si dovrebbe tener presente che è vietato e basta, per cui chi usa richiami per bw o per foto dovrebbe sapere che sta facendo una cosa che è di dubbia legalità ed etica. Personalmente non mi piace e non mi sembra bello e giustificato scomodare un uccello per vederlo meglio o fare una foto bella (opinione personale).
E' probabile però che utilizzando richiami con esperienza e nei periodi opportuni il disturbo possa essere minimo, ma qui il campo diventa opinione personale ancora di più dell'interpretazione della legge (e forse è per questo che il legislatore potrebbe non aver voluto fare differenze).
Infine: personalmente non mi scandalizzo se vedo un birder che li usa fuori dal periodo riproduttivo e per qualche minuto magari per provare ad attirare uno Sfirapico beccocurvo macchiettato (diciamo che è un peccatuccio), ma mi sta abbastanza sulle .... se un fotografo per fotografare una Cannaiola attacca il playback per un'ora mentre questa sta nidificando (nessuna critica alla categoria, ma per le finalità del fotografo sciocco di turno l'insistenza non è fuori dal comune, soprattutto per chi alla foto naturalistica c'è arrivato partendo dalla fotografia e non dall'essere un naturalista, semplicemente può trattarsi di non consapevolezza).

Credo di aver detto la mia.

Ultima cosa, col sorriso: Luciano, la frase "l'inanellatore è un parente stretto dell'uccellatore" mi sembra abbastanza infelice, dai, concedimelo... :shock: :-> , è sempre il solito discorso sulle finalità differenti (anche se i mezzi sono simili), e si potrebbe dire allora che tutti noi birder fossimo nati 100 anni fà saremmo sicuramente cacciatori ed i twitcher poi perlomeno bounty killer...

Saluti,
Michele Scaffidi
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"A volte non potevo permettermi di sacrificare a nessun lavoro, sia mentale che materiale, il fiore del momento presente. Amo che vi sia un largo margine di respiro, nella mia vita."
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