donatella ha scritto:Bene, allora poichè la sanzione amministrativa deriva dalla violazione della legge regionale della Campania, e non della legge sulla regolazione dell'attività venatoria di cui discutiamo da giorni,
Se leggi il terzo post, pagina 1, vedi citata la Legge, che parla di sanzioni amministrative, quindi
non è un fatto regionale.
Vorrei cercare di riassumere, se posso, i vari argomenti, o i vari quesiti:
1) Credo che i richiami acustici usati per fotografare o semplicemente osservare gli uccelli,
"per etica del birdwatcher", vadano cassati specie se portano a stress dell'animale, e tanto più in periodo riproduttivo. Ma credo che in questo siamo tutti d'accordo, e se trovassimo qualcuno che mette a rischio una nidificazione (anche di specie comune) o
fa impazzire un uccelletto per fotografarlo o per osservarlo, lo criticheremmo pesantemente.
2) Credo anche che abbiamo capito che,
per legge, chi usa un richiamo acustico sia
sanzionabile. A prescindere dalle buone intenzioni o dall'etica del birdwatcher.
3) A me resta il dubbio invece dei richiami per scopo scientifico. In questo caso, ribadito che non devono portare a rischi di stress o di mettere a repentaglio una nidificazione, forse i richiami possono essere leciti, e questo lo dico leggendo quanto asserito nella Legge 157/1992 "Sanzioni amministrative", ricordata sempre nel 3° post, che parla di
richiami non autorizzati:
- Codice: Seleziona tutto
31. Sanzioni amministrative.
h) sanzione amministrativa da lire 300.000 a lire 1.800.000 per chi si avvale di richiami non autorizzati .......... ; se la violazione è nuovamente commessa, la sanzione è da lire 500.000 a lire 3.000.000;
Allora mi chiedo, o suggerisco,
ci dedichiamo a sapere come si fa a usare un richiamo autorizzato? (magari voi lo sapete già)
Questo probabilmente riguarda più l'ornitologo che il birdwatcher, ma se monitoriamo una ZPS credo riguardi tutti.
Domanda alla Provincia? Regione? Proposta di studio a un Parco?
Licenza annuale? temporanea? permanente?
Quello che dice Giancarlo (avvertiamo) può far parte della consuetudine e del buon senso, ma la norma?