Falco (Pablo Neruda)

Parole e ali...

Falco (Pablo Neruda)

Messaggioda Michele » 14 dic 2008, 11:28

Falco

Il meriggio era aperto:
il sole in mezzo, incoronato.

La terra attendeva indecisa
qualche movimento del cielo
e tutto il mondo era rimasto
indecifrabilmente immobile.

In quel momento sottile
infisse il falco il suo volo,
si staccò dal firmamento
e cadde come un brivido.

Nulla accadde nel paesaggio,
né si spaventò l’albereto,
i vulcani continuarono soli,
il fiume continuò a diffondere
il suo impervio e bagnato lignaggio:
tutto continuò a palpitare
nella pausa di regola verde
meno qualcosa, una lepre, un uccello,
qualcosa che volava o correva,
qualcosa che esistette dov’è
ora una macchia scarlatta.


Pablo Neruda




Il poeta si riferisce al Gheppio americano F. sparvierus, anche se mi sembra piuttosto improbabile che possa predare una lepre, a meno che non ne abbiano di specie molto piccole in sudamerica.

ciao
Michele Scaffidi
Imola (BO)

"A volte non potevo permettermi di sacrificare a nessun lavoro, sia mentale che materiale, il fiore del momento presente. Amo che vi sia un largo margine di respiro, nella mia vita."
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