Il "Notturno" di Alcmane (sec. VII a. C.)

Parole e ali...

Il "Notturno" di Alcmane (sec. VII a. C.)

Messaggioda volo_1969 » 21 gen 2010, 9:14

εὕδουσι δʼ ὀρέων κορυφαί τε καὶ φάραγγες
πρώονές τε καὶ χαράδραι
φῦλά τʼ ἑρπέτ' ὅσα τρέφει μέλαινα γαῖα
θῆρές τʼ ὀρεσκώιοι καὶ γένος μελισσᾶν
καὶ κνώδαλʼ ἐν βένθεσσι πορφυρέας ἁλός·
εὕδουσι δʼ οἰωνῶν φῦλα τανυπτερύγων.

Dormono le cime dei monti
e le vallate intorno,
i declivi e i burroni;
dormono i serpenti, folti nella specie
che la terra nera alleva,
le fiere di selva, le varie forme di api,
i mostri nel fondo cupo del mare;
dormono le generazioni
degli uccelli dalle lunghe ali.
(trad. S. Quasimodo)
Tiberio Bertolone
Lavagna (GE)
EBN 164
Più veloci di aquile i miei sogni attraversano il mare.

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