Che picchio è? (Calabria--Picchio nero??)

Dubbi di identificazione? Scrivi qui, indicando data e luogo dell'avvistamento

Re: Che picchio è?

Messaggioda EBN001 » 23 ott 2008, 20:46

Lanius ha scritto:Per me Picchio nero, fori di alimentazione.Nell'esempio postato da Maudoc i fori sono molto più lunghi e irregolari, potrebbero essere state altre specie (o anche il Picchio nero stesso), a caccia di larve di insetti xilofagi.


Nota però la grossa differenza: nelle foto fatte nel veronese ci sono buchi singoli un po' di qua e un po' di là... dove l'uccello ha cercato le larve, mentre nell'esempio di Angelo, ci sono solo due fori... quindi (secondo me) se proprio vogliamo spingerci sono due fori di Picchio nero ma per il nido. Uno sopra e uno sotto esempio classico da manuale...
ma ne siamo sicuri?
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Re: Che picchio è?

Messaggioda Lanius » 23 ott 2008, 21:01

Se guardi i fori alimentari che sono illustrati nel libro sono proprio così, stessa forma, dimensione! Secondo me un Picchio nero non scaverebbe un nido in un tronco marcescente come quello, tra l'altro ha un diametro troppo ridotto...Non so se hai mai visto un nido di nero quanto è grosso..

ciao
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Re: Che picchio è?

Messaggioda ekosistematiko » 24 ott 2008, 4:57

ssp_siculus ha scritto:Che sia stato un picchio ne sono sicurissimo, non ho parlato della località perchè volevo un giudizio non condizionato.
Se i segni sono quelli del picchio nero o del pichhio rosso minore quelli sono e basta, io non li conosco e chiedo lumi a chi è più esperto di me.


Ciao,

Se sei "sicurissimo!" che sia stato un picchio...cosa possiamo dire? Vedi tu...

Se i segni sono quelli del picchio nero o del pichhio rosso minore quelli sono e basta


Bon! Fai tutto tu!!!!

Onestamente a partire delle foto si può dire di tutto...e di più!!!!

Non riesco a capire come fai ad essere cosi certo....

Tuttavia, tronco marcio, larve, cibo, perché non un picchio (sp)?

Se non è stato lui, chi può dire che non sia andato a prelevare qualche larva o insetto? I picchi non fanno per forza dei buchi...Ho potuto osservare tante volte il "comune" picchio rosso magg. cacciare a piedi...

Picchio nero? Chi lo sa?

Detto questo, le "coppette" presenti dentro al buco sono intriganti...Li, cosi nel fondo...Boh!
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Re: Che picchio è?

Messaggioda ssp_siculus » 27 ott 2008, 16:47

Capisco che con il materiale fornito non si può fare più di tanto.
Ringrazio comunque e se mi sarà possibile farò indagini più approfondite.
A presto

Per Luciano: la foto in Aspromonte fu fatta (ma io nenti vitti :| )
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Re: Che picchio è?

Messaggioda KTF » 27 ott 2008, 21:42

Lanius ha scritto:Se guardi i fori alimentari che sono illustrati nel libro sono proprio così, stessa forma, dimensione!


Foto di fori di alimentazione di Picchio nero (Dryocopus martius) che ho scattato sull'Altopiano di Vezzena (TN), la prima, e in Val di Ledro (TN), la seconda.

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Re: Che picchio è? (Calabria--Picchio nero??)

Messaggioda Mirco Maselli » 3 nov 2008, 8:46

Karol (sorry per il private contest..)

a questo punto, ritiro tutto!
solidarietà totale. cancello!

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Re: Che picchio è? (Calabria--Picchio nero??)

Messaggioda KTF » 4 nov 2008, 10:57

Corretto, così nessuno se ne accorge... :-/

:-s :-s :-s
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Re: Che picchio è?

Messaggioda KTF » 6 nov 2008, 22:40

Lanius ha scritto:Secondo me un Picchio nero non scaverebbe un nido in un tronco marcescente


Nessun picchio scaverebbe un nido in un tronco marcescente.

Lanius ha scritto:tra l'altro ha un diametro troppo ridotto...


In realtà più il tronco è piccolo di diametro, più questo è appetibile per il Picchio nero (a patto che il nido ci stia, ovviamente).

Il Picchio nero tende a scegliere alberi (Abeti bianchi in prims, Faggi in "secondis") che assomiglino a pali della luce: relativamente stretti, senza rami e lisci.
Tutto questo per esigenze antipredatorie (per una Martres sp. è più difficile risalire su di un tronco senza appigli).
Più è giovane un albero, minore è il suo diametro e più liscia la sua corteccia.

Un Picchio rosso maggiore, che scava nidi con foro di involo rotondo di 6 centimetri, sa di essere maggiormente al sicuro, per questo sceglie anche alberi con diametro maggiore (e "rugosità" direttamente proporzionale), e nidifica ad altezze dal suolo minori.
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Re: Che picchio è? (Calabria--Picchio nero??)

Messaggioda KTF » 12 nov 2008, 13:10

Inoltro la risposta del Dott. Luigi Marchesi, ornitologo che segue i Picchi neri sia sulle Alpi, che in Calabria:

Io direi semplicemente alimentazione di Picide al suolo su legno
morto...mi sembra comunque che non si vedano scaglie di grandi
dimensioni e altri indici di presenza esclusivi del picchio nero...
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Re: Che picchio è? (Calabria--Picchio nero??)

Messaggioda KTF » 25 nov 2008, 11:37

In tema picchi e nidi segnalo questo articolo dell'amica Maddalena, scritto per il quotidiano "Il Trentino":

Nei boschi trentini protetti 500 alberi abitati dai Picchi & C

Trentino --- 15 novembre 2008 pagina 26 sezione: CRONACA

TRENTO. Se entrando in un bosco vi pare tranquillo, cercate le cavità.
Sì, perché attorno ai buchi negli alberi (soprattutto abeti bianchi e
faggi) ruota un'intensa vita animale, che spesso si traduce in una
lotta, per usare i buchi come nido, dispensa, riserva d'acqua. Mercoledì
scorso il naturalista Luigi Marchesi, esperto di rapaci notturni e
picchi, ha illustrato, insieme a Paolo Zorer, del Servizio Foreste della
Pat, nel secondo degli "Incontri al Museo per parlare di Fauna", un
innovativo lavoro di ricerca sul campo dedicato alla biodiversità. Si
tratta di un progetto di rilevamento, marcatura (con una grande P) e
archiviazione informatica su mappa, degli alberi con cavità-nido scavate
dai picchi. Il lavoro è stato avviato dal Servizio Foreste e Fauna della
Provincia di Trento nel 2007 ed è condotto appunto da Luigi Marchesi.
Lavoro è importante per due aspetti, che ne sono valori aggiunti: crea
una collaborazione sul campo fra i forestali (gestione) e il mondo della
ricerca (studio) e allo stesso tempo attua una concreta tutela delle
piante e quindi a favore della biodiversità. Sono stati mappati oltre
500 alberi, ora protetti, nei cui incavi si riproducono molti animali,
tra cui quattro specie di uccelli di interesse comunitario: Picchio
cenerino, Picchio nero, Civetta nana e Civetta capogrosso. Le cavità
scavate dai picchi possono ospitare anche altre specie di uccelli,
piccoli mammiferi (ghiri, scoiattoli, mustelidi) e insetti come le api,
da tempo in difficoltà. Sono anche preziosa riserva d'acqua per la fauna
in stagioni o ambienti secchi. Questi alberi sono quindi un prezioso
elemento di diversificazione ambientale, a cui sono associati alti
livelli di biodiversità. Potete sentir "cantare" la foresta nei pressi
di questi particolari alberi, a testimonianza della fervente attività
animale, mentre magari poco più in là regna il silenzio! Ulteriore
vantaggio del progetto è la specifica formazione per il personale
forestale, sulla fauna e su come evitare tagli errati di questi
importanti alberi durante le fasi della gestione boschiva. Questo tipo
di lavoro è possibile grazie all'elevata naturalità dei boschi trentini,
che ospitano ancora le cavità e gli animali che le usano, grazie a
lungimiranti scelte di gestione. I primi 500 alberi sono già stati
tutelati, con un mancato guadagno da taglio irrisorio (1% del totale).
Il prossimo appuntamento è per mercoledì 3 dicembre sul tema «Quale
futuro per la lontra in Italia?» per Incontri al Museo per parlare di
fauna, Aula Magna Museo Scienze, Trento, ore 20.30 con Claudio Prigioni,
Università di Pavia. - /Maddalena Di Tolla Deflorian/
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