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Il 26 agosto 2006, sopra il Passo San Pellegrino, in provincia di Trento, a quota 2300 metri sul livello del mare, ho fotografato questo cuculo molto confidente.
A quella quota non vi era più vegetazione arborea e il cuculo se se stava posato su un sasso. Quando mi sono avvicina a una distanza inferiore di 10 metri si è spostato leggermente, ma non è volato via.

Mi chiedo che cosa ci stesse a fare in quel posto.
Poteva essere in migrazione?




Grazie.

Carlo

premetto che non ne so molto, ma a giudicare dalle chiazze bianche sulla nuca è un giovane, e si sa ch ein generale i giovani sono più scapestrati...scherzi a parte, nella guidina tascabile muzzio lo mette anche come svernane irregolare. forse è partito da qualche regione europea settentrionale e sta scendendo piano piano? magari rimane qui e viene a far perte di quella piccola popolazione che sverna "irregolaremente" qui....e loro non hanno bisogno del permesso di soggiorno...non ancora almeno....

kiki ha scritto:premetto che non ne so molto, ma a giudicare dalle chiazze bianche sulla nuca è un giovane, e si sa ch ein generale i giovani sono più scapestrati...scherzi a parte, nella guidina tascabile muzzio lo mette anche come svernane irregolare. forse è partito da qualche regione europea settentrionale e sta scendendo piano piano? magari rimane qui e viene a far perte di quella piccola popolazione che sverna "irregolaremente" qui....e loro non hanno bisogno del permesso di soggiorno...non ancora almeno....

In questo periodo dovrebbe trovarsi nelle foreste tropicali dell'Africa. E' anche vero che i giovani, rispetto agli adulti che partono verso giugno-luglio, restano da noi almeno un paio di mesi in più.

Sei sicuro che le chiazze bianche sulla nuca stiano ad indicare un giovane "normale"? Non potrebbe trattarsi di un giovane con parziale leucismo?

p.s. A proposito del cuculo (un volatile che mi ha sempre affascinato), qualche nota sul suo comportamento da vero parassita: la femmina depone mediamente 18 uova, una in ogni nido diverso già abitato da altre specie di uccelli con alimentazione simile alla sua. In pratica, dopo aver scelto un nido con alcune uova, ne distrugge una e la rimpiazza con uno suo. L'incombenza di allevare i suoi futuri piccoli è così completamente a carico dei genitori "adottivi", che neppure si accorgono dell'intruso, anche quando diventa più grande di loro. Anche i piccoli cuculi non sono da meno: istintivamente, non appena nati, ancora semiciechi, fanno fuori le altre uova presenti nel nido per ricevere loro tutte le attenzioni dai "nuovi" genitori.

Come data e zona è piuttosto indicativa di un individuo in migrazione. Anche a me è capitato di vederne in alta montagna.
Comunque il Cuculo nidifica anche a quote piuttosto elevate e dato che in montagna i giovani escono sempre più tardi che in pianura, e dato che questo sembra proprio un giovinastro fresco fresco, non si sa mai...

Grazie a tutti.

Ora ho le idee un po' più chiare.

Carlo

Tonio65 ha scritto:p.s. A proposito del cuculo (un volatile che mi ha sempre affascinato), qualche nota sul suo comportamento da vero parassita: la femmina depone mediamente 18 uova, una in ogni nido diverso già abitato da altre specie di uccelli con alimentazione simile alla sua. In pratica, dopo aver scelto un nido con alcune uova, ne distrugge una e la rimpiazza con uno suo. L'incombenza di allevare i suoi futuri piccoli è così completamente a carico dei genitori "adottivi", che neppure si accorgono dell'intruso, anche quando diventa più grande di loro. Anche i piccoli cuculi non sono da meno: istintivamente, non appena nati, ancora semiciechi, fanno fuori le altre uova presenti nel nido per ricevere loro tutte le attenzioni dai "nuovi" genitori.

Aggiungo che il "signorino" oltre a cercare la razza che possa ospitare il suo nido, calcola esattamente il momento giusto per "sbolognare" l'uovo in quanto alcune specie, in presenza di uova collocate anzitempo semplicemente le ignorano. Ma cosa ancora più interessante, riesce a dare alle uova quasi (e alcune volte) la stessa colorazione della specie ospitante.
Incredibile. Un a Tonio65.

volo_1969 ha scritto:Ma cosa ancora più interessante, riesce a dare alle uova quasi (e alcune volte) la stessa colorazione della specie ospitante.
Incredibile. Un a Tonio65.

C'è da specificare anche il fatto che un individuo che parassitizza Codirossi comuni tenderà a colpire sempre quelli, uno che fa uova dal pigmento simile a quelle di Cannaiola comune invece opterà sempre a sfruttare l'operato del Silvide...

Tonio65 ha scritto:L'incombenza di allevare i suoi futuri piccoli è così completamente a carico dei genitori "adottivi", che neppure si accorgono dell'intruso, anche quando diventa più grande di loro.

Esiste anche una percentuale di insuccesso del Cuculo dove il passeriforme che subisce il parassitismo di cova nota l'adulto di cuculo che sostituisce l'uovo, oppure si rende conto che qualcosa nelle uova che sta covando non va ed in tal caso abbandona il nido avviando una covata di rimpiazzo...

aneddoto raccontatomi dal mio veterinario, qualche primavera fa:

il pettirosso fa il nido sul davanzale di camera sua (in casa nessuno ha più il permesso di aprire la finestra); poco dopo, arriva il cuculo e gli ci scodella un uovo.
il pettirosso trasloca e rifà un nido nuovo dalla parte opposta della casa; il cuculo non ci va (torna la pace in famiglia perché da quel lato le finestre sono due).

p.s.: il veterinario sostiene anche di aver visto il pettirosso fare con l'aluccia il gesto dell'ombrello.
dopo aver visto le foto di giuseppe, di quegli uccelli che si grattano stando in equilibrio su una zampa sola, sono propensa a credergli

volo_1969 ha scritto:Un a Tonio65.

Ricambio il saluto Tiberio

anna ha scritto:aneddoto raccontatomi dal mio veterinario, qualche primavera fa:

Sorbole Anna, pensavo andassi dal medico di famiglia come tutti..

questa sì che si chiama contro-antropizzazione..
eh eh..

ciao a tutti!