GUFIAMO
un nuovo progetto in sinergia tra Gruppo Italiano Civette ed EBN Italia.
Siamo lieti di presentarlo perché il 2009 sarà l’anno ufficiale del suo lancio, ma questo monitoraggio intende proseguire negli anni a seguire ed avere una cadenza annuale.
Di cosa si tratta? E come potete partecipare?
Dal secolo scorso, ma forse anche prima, non era sfuggito agli appassionati di natura, a quelli che potremmo definire i primi ornitologi italiani, una consuetudine dei gufi comuni Asio otus a riunirsi in gruppi (chiamati oggi con il termine inglese roost), a posarsi su pochi alberi (spesso conifere e latifoglie) in concentrazioni anche numerose.
Oggi questo fenomeno è più conosciuto, studiato (specie negli aspetti della dieta), ma manca un monitoraggio nazionale che possa definire al meglio aspetti demografici, biologici, etologici di questo svernamento di massa che passa silenzioso ogni anno.
GUFIAMO intende finalmente dare alcune risposte sulla reale consistenza dello svernamento del gufo comune in Italia, sui periodi di maggior concentrazione, sui comprensori di maggior attrattiva per questa specie, sulle abitudini alimentari, sulla selezione dei siti, ecc.
GUFIAMO intende proporsi come uno metodi di monitoraggio che avrà cadenza annuale e che potrà affinarsi e nel tempo essere sempre più credibile come monitoraggio scientifico ma anche come strumento di educazione verso la comprensione di questo fenomeno.
GUFIAMO non intende essere un progetto di coinvolgimento popolare, chiunque potrà partecipare ma sempre sotto la stretta dipendenza di referenti che saranno definiti per ogni dormitorio, con numero massimo di presenze (umane) e sempre ricordando che questo censimento nazionale non deve in alcun modo alterare la serenità di questi predatori che hanno scelto il nostro Paese per svernare.
Il Progetto
Il gufo comune dà luogo ogni anno in Italia ad un fenomeno di svernamento di grande interesse nazionale ed internazionale, poiché agli individui di gufo comune che vivono in Italia durante la stagione invernale, si aggiungono anche un contingente di individui che provengono da altre aree continentali.
L’aspetto più interessante, legato peraltro a questa specie, è insita in un comportamento che vede questi predatori aggregarsi in gruppi più o meno numerosi che durante il giorno, quando i gufi riposano, originano dei dormitori collettivi che possono raccogliere complessivamente anche svariate decine di individui.
Questo fenomeno chiamato con il termine inglese “roost” ha già entusiasmato da tempo ornitologi, birdwatchers, fotografi naturalisti che continuano a scoprire nuovi dormitori collettivi creando una sensazione generale di crescita di questo fenomeno.
Un censimento nazionale potrà finalmente fornire dati più attendibili, precisi sia sul numero di gufi svernanti, sia sul trend e, questo è molto importante, anche perché sinora non si è ancora compreso se l’espansione demografica di questa specie stia proseguendo
Chi realizza questo progetto?
GUFIAMO è un progetto di censimento nazionale che intende monitorare il fenomeno di svernamento dei gufi comuni censendo gli individui che svernano nei roost invernali distribuiti in tutta Italia. GUFIAMO sarà realizzato dal Gruppo Italiano Civette e da EBN Italia in sinergia; sarà realizzato un Comitato scientifico, mentre i dati saranno informatizzati, gestiti dal comitato per realizzare progetti di carattere divulgativo e pubblicazioni scientifiche che saranno sempre decise, realizzate in coordinamento con il GIC ed EBN Italia.
Nel sito di GIC ed EBN Italia saranno periodicamente pubblicati testi di presentazione, la scheda (che sarà definita dal gruppo di lavoro in fase di formazione) di raccolta dei dati, eventuali pubblicazioni, ecc..
Nel sito del GIC, inoltre, saranno pubblicati periodicamente aggiornamenti sul materiale bibliografico che sarà messo a disposizione di coloro che studiano i gufi comuni in Italia e in Europa.
I Fase - Catasto nazionale dei roost (preliminare)
In questa prima fase, che precede la fase operativa di conteggio dei gufi nei vari roost, si intendono raccogliere dati, informazioni generali e specifiche sulle aree di svernamento conosciute.
Nel contempo saranno registrati i nominativi di tutti coloro che vorranno in seguito partecipare alla seconda fase del progetto; oltre ai roost che comunque rimarranno anonimi e non divulgati al pubblico in modo tale che non si possano creare fenomeni di disturbo prolungato o acuto in un periodo durante il quale questa specie di Strigide risulta molto sensibile al disturbo antropico.
I dati di questa catasto saranno raccolti ed informatizzati evidenziando alcuni parametri di diversa natura: analisi dei dati geografici (importanti per la distribuzione), dei profili ambientali e di vegetazione di ogni singolo roost, dei dati di presenza e consistenza numerica (che potranno essere raffrontati nel corso degli anni permettendo la valutazione di quanto può essere differente su scala nazionale lo svernamento da un anno all’altro),….
In questa prima fase sarà realizzato un gruppo di lavoro in stretta sinergia operativa tra EBN Italia e GIC con un totale coinvolgimento di elementi di entrambi i gruppi per raccogliere dati, informazioni che saranno utili al proseguo del censimento, ovviamente, questo progetto è aperto a tutti coloro che vorranno collaborare anche se non inseriti nei due gruppi.
Sarà realizzato un documento che evidenzierà, in collaborazione con altre organizzazioni internazionali, il reale fenomeno dello svernamento di questa specie in Italia.
II Fase - Weekend del Gufo (dicembre 2009)
Questa è la fase operativa del progetto che prevede la realizzazione nell’arco di un solo weekend (sabato e domenica) in un momento dell’anno compreso tra dicembre (2009) e al massimo nel gennaio (2010) il censimento di tutti i roost conosciuti in Italia con un conteggio degli individui all’involo, che avviene generalmente al crepuscolo.
Il progetto avrà cadenza annuale e permetterà di avere dati inediti per l’Italia sullo svernamento di questo Strigide.
Questo progetto così coordinato potrà garantire molteplici risultati:
scientifici: potremo avere un ragguaglio sempre più attendibile con il passare degli anni del numero di gufi svernanti in Italia
educativi: si potranno produrre fornire materiali (on.line) che possano aiutare a diffondere informazioni corrette sul fenomeno dei dormitori e sul gufo comune stesso.
conservazione: la conoscenza dell’entità di grandezza di queste popolazioni svernanti potrà garantire un futuro migliore per questa specie che pur non passando un momento critico; vive a stretto contatto con l’uomo e soffre questa convivenza in alcuni aspetti come quello dell’elevata mortalità stradale durante il periodo invernale. Nondimeno questo sarà un progetto prettamente educativo e pertanto sarà prestata molta attenzione nella realizzazione di un protocollo che sarà reso pubblico affinché che entra in contatto con un dormitorio di questi predatori, saprà come gestire l’impatto con la fruizione involontaria di queste aree da parte dell’uomo.
Il carattere di questo progetto è prettamente scientifico e pertanto non intende sottostare a necessità di visite pubbliche dei roost, al contrario si cercherà di diffondere l’importanza di questi siti e della loro corretta gestione senza troppi disturbi da parte dell’uomo.
A brevissimo forniremo indirizzi, informazioni su come partecipare (specie a questa prima fase di “catasto” dei roost)… nella quale contiamo ci siano molte adesioni. Ovviamente invitiamo tutti a richiedere la scheda di partecipazione a questa prima fase, poiché l’intento è di realizzare un vero database dei roost italiani, non interessa la perfetta localizzazione (state tranquilli non intendiamo diffondere certe notizie) è sufficiente conoscere il comune nel quale è presente il dormitorio e soprattutto raccogliere alcune informazioni che potranno servirci.
Nel breve volgere di pochi giorni, avrete a disposizione un riferimento (email) al quale rivolgervi per collaborare al progetto, nel frattempo per info o delucidazioni potete scrivere a: marco.mastrorilli@tin.it
Per la perfetta riuscita di questo progetto inutile sottolineare che contiamo su tutti voi.
Ogni collaboratore sarà debitamente citato e ringraziato in eventuali pubblicazioni e tutti sarete coinvolti nelle varie fasi operative di questo progetto.
Non ci resta che augurare “in bocca al gufo” ad ogni collaboratore!