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Sono alle prime armi o quasi e ho un biotopo vicino a casa. Chi mi da dei consigli su come iniziare? Tipo le ore migliori quali sono?

Grazie a tutti
Marco

Bisognerebbe sapere di che biotopo si tratta e, soprattutto, che cosa vuoi fare: fotografare, vedere, sentire, annusare ....

Per gran parte di queste cose le ore migliori sono quelle del mattino presto, ma non per tutto. I rapaci, per esempio, li fotografi/vedi meglio verso le ore centrali della giornata.

lupolu ha scritto:Bisognerebbe sapere di che biotopo si tratta e, soprattutto, che cosa vuoi fare: fotografare, vedere, sentire, annusare ....

Grazie per la risposta.

Perchè, in cosa si differenziano i biotopi? Per iniziare mi accontenterei di vedere ... magari il tarabusino visto che è stato visto.

Esistono consigli per vederlo?

lupolu ha scritto:Per gran parte di queste cose le ore migliori sono quelle del mattino presto, ma non per tutto. I rapaci, per esempio, li fotografi/vedi meglio verso le ore centrali della giornata.

Mi sa che è meglio che parto con un libro sul birdwatching ...

Ciao e grazie
Marco

Caro Marco,
spero possa esserti utile...

http://it.wikipedia.org/wiki/Biotopo


per qualsiasi dubbio,difficoltà,commento...non esitare a contattarci.

gab

Come avrai letto nel link, la parola biotopo identifica un "luogo biologico", un luogo, cioè, dove è la natura a far da padrona e non tutto il resto (auto, inquinamento, costruzioni selvagge, eccetera) che invece fa da padrone nella restante parte del territorio. Biotopo, quindi, non indica sempre una zona umida, coma mi pare sia quella di cui parli tu.

Chiarito questo, se hai sentito che nel tuo biotopo hanno visto il tarabusino, vuol dire che è "possibile" vederlo, però non è "automatico" vederlo.
Il tarabusino, di solito, si mimetizza con le canne (assomiglia proprio a una canna) e quindi non è facile notarlo. Per vederlo, le prime ore del mattino sono le migliori, ma non è detto che non si faccia vedere anche a mezzogiorno o nel pomeriggio. In questo periodo è possibile che abbia i piccoli e quindi potresti vedere anche loro.

Che consigli possiamo darti? Quelli che normalmente si danno per vedere gli animali in libertà.
Muoversi poco, stare fermi tanto. Se ci si muove, muoversi molto lentamente e cercando di non fare rumore. Tendere bene l'orecchio a ogni mino rumore, che potrebbe identificare un animale. Guardare i movimenti delle canne: quelli a scatto e repentini di solito identificano il movimento di un animale.
Se, infine, riesci a notare l'animale, fermati immediatamente e cerca di non guardarlo fisso: gli animali sentono chi li guarda e ... scappano. Se vuoi avvicinarti, puoi tentare con la tecnica del bradipo: movimenti impercettibili, senza mai fissare direttamente e a lungo il soggetto.

Se nella zona c'è il tarabusino, potrebbero esserci anche cannaiole, aironi cenerini, garzette, pendolini, ghiandaie, eccetera. In questo caso una guida agli uccelli ti sarà molto utile.

E non abbiamo parlato di macchina fotografica e binocolo, ma questo è un altro discorso.

Ciao.

lupolu ha scritto:Se, infine, riesci a notare l'animale, fermati immediatamente e cerca di non guardarlo fisso: gli animali sentono chi li guarda e ... scappano. Se vuoi avvicinarti, puoi tentare con la tecnica del bradipo: movimenti impercettibili, senza mai fissare direttamente e a lungo il soggetto.

Ma sei sicuro di questa cosa? Hanno probabilmente qualche senso particolarmente sviluppato?

Grazie a tutti!

Sono sicuro, e questa mia sicurezza, condivisa anche da molti altri birdwatcher e fotografi, viene dall'esperienza.
A questo proposito posso citarti un piccolo, ma significativo, episodio. Ero in una spiaggia naturale (non attrezzata) e cercavo di avvicinare, macchina fotografica in mano, un gruppetto di piovanelli tridattili. Accanto a loro, molto vicino, è passato un tipo che raccoglieva granchietti e animaletti nella sabbia, vestito di giallo fastidio, parlando a voce alta con altri raccoglitori, ma senza guardare direttamente i piovanelli stessi. Ebbene, i piovanelli non hanno avuto un minimo cenno di paura: hanno continuato tranquillamente a pascolare sulla riva. A quel punto ho tentato di avvicinarmi, fissandoli e puntando la macchina fotografica: anche quando ero molto più distante del tipo vestito di giallo fastidio si sono innervositi e sono scappati.
Altre volte, con la tecnica del bradipo e facendo l'indifferente, sono riuscito ad avvicinare uccelli anche molto timidi. Quando sei riuscito ad avvicinarti senza guardarli direttamente, loro intuiscono che non sei pericoloso e incominciano ad abituarsi alla tua presenza. A quel punto puoi cominciare a volgere lo sguardo verso di loro e, dopo un po' di tempo, puoi anche provare a puntare la macchina fotografica, sempre, però, con movimenti lentissimi.

A proposito del sentire chi ti sta guardando con interesse, è una cosa che capita anche a noi. Hai mai provato a fissare una persona con insistenza: anche se lei non ti sta guardando, dopo un po' capisce che la guardi e si volta verso di te con un senso di imbarazzo.
Se abbiamo noi questa capacità percettiva, che abbiamo perso molte altre capacità, figurati se non ce l'anno gli animali, che su queste cose si giocano la pelle.

La tua spiegazione non fa una grinza.

Domenica provo, grazie

MarcoN ha scritto:

lupolu ha scritto:Ma sei sicuro di questa cosa? Hanno probabilmente qualche senso particolarmente sviluppato?
Grazie a tutti!

Confermo.
Mi vengono in mente i Galliformi, che puntano tutto sul mimetismo e si involano solo quando sono certi che la possibile minaccia li ha scorti...

Ricordati che quelli che venivano chiamati, dal punto di vista istituzionale, "biotopi", ora sono stati rinominati Riserve Naturali del Trentino.