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Mah, credo che soprattutto il becco serva per afferrare e lacerare il cibo, per lisciare le penne, trasportare materiale per il nido ecc.; cioe' tutte le funzioni che noi svolgiamo con le mani. Pero' il becco e' un organo che disperde molto calore, essendo sostanzialmente cavo (e quindi leggerissimo) e con molte trabecole e talvolta ben vascolarizzato. Quindi e' sottoposto alle pressioni selettive. Ma non e' il solo. Esistono le cosiddette "regole ecologiche" legate agli adattamenti al calore (o alla scarsita' di calore, o freddo).
Una delle regole e' detta "di Allen". Sostiene che passando verso latitudini maggiori, le estremita' degli organismi endotermi tendono e ridursi di dimensioni. Quindi a ridurre la superficie disperdente. Nel libri di testo, classicamente, si propone il gradiente fennec, volpe ross, volpe artica.
Pero' il fennec ricerca le prede soprattutto attraverso l'udito; quindi le orecchie grandi sono delle belle "parabole da bioacustica". Le dimensioni dell'organo potrebbero essere solo un epifenomeno.

Sicuramente gli uccelli hanno un sistema formidabile per disperdere il calore in eccesso. Dotati di sacchi aerei che gli conferiscono, fra l'altro, un'efficienza respiratora formidabile, grazie a questi possono aumentare notevolmente la superficie di scambio di calore fra vasi e aria.

Se si potessero fare delle termografie interne, credo che il fenomeno sarebbe molto evidente.

Scusate il tono professorale. Difetto del mestiere. Ma fa troppo caldo, e vorrei avere dei sacchi aerei, o un becco con trabecole. Invece sudo da matti.
Ciao

GB

Non so se si possa ricondurre alla capacità di disperdere calore con il becco, ma ho notato come molti passeri tengono il becco aperto nelle ore più calde della giornata senza cantare.
Ne ho visti anche diversi volare con il becco aperto, magari serve ad aumentare la superficie a contatto con l'aria per disperdere più calore... mah...


ale

Vi allego anche una foto di ieri pomeriggio a Mirano -VE- (35° all'ombra )


Ale

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Io credo che i ricercatori a volte vogliano "ricercare" ostinatamente teorie e forzature e per me è sempre valida la vecchia teoria della dimensione del becco dovuta alle dimensioni del cibo.
Chiaramente mantenere il becco aperto aiuta la ventilazione, specialmente in volo ed aiuta ad incanalare l'aria all'interno delle sacche aeree che insinuandosi tra i muscoli aiutano la dispersione di calore in eccesso, ma non vedo a cosa possa servire lo sviluppo della parte cornea delle mascelle per disperdere il calore.
Chiaramente troveremo buceri e tucani presso climi caldi perchè è lì che crescono grossi frutti (anche se secondariamente alcuni buceri si sono adatati a raccogliere piccoli insetti!!)
Va bè comunque uno scienziato deve lavorare di fantasia anche perchè per essere tale deve possedere l'indispensabile dono della creatività.... basta che la tenga un pò a freno quando serve!

hawk 93 ha scritto:Non so se si possa ricondurre alla capacità di disperdere calore con il becco, ma ho notato come molti passeri tengono il becco aperto nelle ore più calde della giornata senza cantare.

Quello direi che sia termoregolazione, disperdono calore tramite la mucosa buccale...i Cormorani lo fanno alla grande, mai visti sui nidi?

Si si è vero, poi ieri al tg ho sentito che anche i pappagalli quando hanno troppo caldo tengono il becco aperto...


Ale