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Alcuni ardeidi "esotici", se non erro la garzetta rossastra nordamericana ed una africana di cui non ricordo il nome, usano le ali aperte a mo' di "ombrello paraluce" per migliorare la pesca (se non erro, perché i pesci tendono a mettersi all'ombra).

La scorsa settimana, ad Orbetello, ho visto un gruppo di garzette che sembravano fare la stessa cosa, dal momento che si muovevano in acqua con circospezione, guardando verso l'acqua e con le ali un po' aperte (solo parzialmente, non in modo spettacolare come le specie esotiche citate). E' quindi un comportamento comune anche dei nostri aironi? Personalmente non l'avevo mai notato.

"A picture is worth a thousand words"

Si, è un comportamento che ho visto pure io, con una Garzetta ed un Airone Cenerino !

Non ho capito bene se la foto e' stata scattata a una delle garzette in argomento.
In ogni caso, a giudicare dalla descrizione e dalla foto, non si tratta della stessa tecnica delle due garzette non europee citate. L' Egretta garzetta utilizza frequentemente una tecnica di caccia, spesso collettiva, nel corso della quale gli individui camminano velocemente ad ali aperte o semiaperte, spaventando i pesci che cosi' vengono spinti verso posizioni nelle quali e' piu' facile la cattura, per via dellla minor profondita' dell'acqua o del fatto che la "battuta" li concentra in determinate aree ristrette.

Saluti
GB

EBN700 ha scritto:Non ho capito bene se la foto e' stata scattata a una delle garzette in argomento.
In ogni caso, a giudicare dalla descrizione e dalla foto, non si tratta della stessa tecnica delle due garzette non europee citate. L' Egretta garzetta utilizza frequentemente una tecnica di caccia, spesso collettiva, nel corso della quale gli individui camminano velocemente ad ali aperte o semiaperte, spaventando i pesci che cosi' vengono spinti verso posizioni nelle quali e' piu' facile la cattura, per via dellla minor profondita' dell'acqua o del fatto che la "battuta" li concentra in determinate aree ristrette.

Ciao.

Quelle che ho visto io tenevano le ali semiaperte, ma stavano sostanzialmente ferme. Nei casi in cui ho potuto scorgere la testa - più che altro il becco - da sotto le ali, ho visto che stavano "puntando" una preda. Se necessario per capire meglio, recupero una foto (che ora non ho dietro, ho il disco pieno e le ultime due uscite sono su un disco esterno).

Io ne racconto una attinente, ma diversa...

Ero a Londra, a Hyde Park, e stavo dando delle briciole di pane a dei ciprinidi che vivono in uno dei diversi specchi d'acqua della grande zona verde.

Non appena ho cominicato a lanciare pezzetti di pane nell'acqua, ho notato un Airone cenerino (Ardea cinerea) che sui propri "trampoli", ad andatura spedita, ha coperto una quindicina di metri, fino ad arrivarmi a mezzo metro (come in Italia, uguale...); volendo se stava fermo potevo accarezzargli la testa.

Cosa ha fatto l'animale?
A subito cominciato a mangiare i pesci...

Curioso: io getto il pane, l'airone mi vede e pensa ai pesci...
In un futuro io lancerò il pane ed i pesci scapperanno...

KTF ha scritto:In un futuro io lancerò il pane ed i pesci scapperanno...

..in un futuro tu lancerai il pane e i pesci mangeranno gli aironi..se continuiamo così..

ciaoooo!

Esplicativa la foto di Maudoc e la spiegazione di Giuseppe, anche sull'Entella il comportamento delle garzette è quello di spingere i pesciolini vicino alle pozze o alle secche; normalmente si appostano sulle rive e la pesca è passiva, nel senso che aspettano che la preda sia a portata di becco per poterla arpionare ma poi, per riempire lo stomaco più velocemente "schizzano" letteralmente e cominciano a saltare apparentemente senza senso, ma i risultati si vedono, eccome!!!

Salve a tutti,
mi chiamo riccardo, cacciafotografo e sopratutto amante degli uccelli.
Volevo dare il mio piccolo contributo alla discussione postando un piccolo reportage a conferma di quello che avete già detto.

Le foto sono a bassa risoluzione e di qualità non eccelsa...