Libro "Saline di Priolo, un’oasi tra le ciminiere"

Libro "Saline di Priolo, un’oasi tra le ciminiere"

Messaggioda maudoc » 28 giu 2009, 23:06

Saline di Priolo, Scarinci: “Bonifica entro un anno”

“Entro un anno porteremo a termine la bonifica delle Saline di Priolo”. E’ stato l’assessore comunale all’Ambiente di Priolo, Beniamino Scarinci, ad annunciare il via libera da parte del ministero per l’Ambiente ai fondi per il progetto di caratterizzazione dell’area natura gestita dalla “Lipu”, la Lega italiana per la protezione degli uccelli. L’annuncio di Scarinci è arrivato, sabato pomeriggio, nel salone di palazzo Impellizzeri, durante la presentazione del libro “Saline di Priolo, un’oasi tra le ciminiere”. “Entro fine agosto – ha spiegato Scarinci – effettueremo la gara per affidare gli interventi che contiamo di finire in un anno”. Tra gli obiettivi principali del piano la bonifica dalla cenere di pirite e la ricerca di eventuali residuati bellici. Ad aprire il pomeriggio, davanti a quasi duecento persone, era stato il presidente del consiglio provinciale, Michele Mangiafico, che si è congratulato con la “Lipu” per “l’importante opera di tutela portata avanti in questi anni” mentre l’assessore comunale alla Cultura del comune di Priolo, Felice Pepe, ha ribadito la necessità di “creare un sistema che colleghi a rete tutti i siti naturali”. A portare i propri saluti anche Carlo Truppi, direttore del dipartimento “Arp”, Architettura rappresentazione e progetto della facoltà di Architettura, Filadelfo Brogna, dell’Azienda foreste demaniali, e Filippo Gargallo di Castel Lentini che ha siglato la prefazione del libro sulle Saline di Priolo ed ha sottolineato “il grande amore verso il territorio che ha reso possibile la crescita dell’area naturale negli ultimi anni”. A Marinella Tino e Natalia Tringali, invece, il compito di tratteggiare la storia e gli aspetti naturalistici del sito. Se il presente parla di una riserva che ha vinto per la seconda volta in otto anni la palma di “Oasi più bella d’Italia” e di un incremento delle specie avvistate nell’area a cominciare dal pollo sultano che proprio in questi giorni sta nidificando, altro evento di rilevanza nazionale, nel futuro del parco diretto da Fabio Cilea c’è anche un sogno: la ricostruzione del mulino delle Saline. “Abbiamo già pronto il progetto – ha spiegato l’architetto Giuseppe Santoro – speriamo di poter trovare presto i fondi che ci consentiranno di riportare alla luce la struttura”. Di tutto questo narra il libro presentato a palazzo Impellizzeri ed illustrato dalla scrittrice Roselina Salemi. In 140 pagine, realizzate grazie alla collaborazione con l’Erg, la storia, le immagini, i protagonisti e le iniziative dell’oasi naturale. “E’ un volume – sono state le parole di Salemi – che parla di un luogo dimenticato, di un territorio ingoiato e trasformato in discarica. Fortunatamente il mio pessimismo sul recupero dell’area è stato sconfitto dalla passione e dalla dedizione dei volontari della Lipu. Loro hanno dimostrato che è possibile correggere gli errori e che ci si può avvicinare alla natura non solo per sfruttarla ma anche per vederla crescere”. E i passi avanti delle Saline di Priolo, in otto anni, sono testimoniati dai numeri e da quanto realizzato dal 2001 ad oggi. “Fin da subito – ha spiegato Fabio Cilea – abbiamo puntato non solo sulla conservazione ma anche sulla promozione “aprendo” la riserva a concerti, campus di volontariato internazionale, attività con le scuole e manifestazioni sportive”. Al centro, però, c’è stata la “cura” degli ambienti vissuti dagli animali. In questo decisiva è stata l’eliminazione dell’oleodotto che attraversava il pantano. “E’ stata una svolta – ha aggiunto Cilea – che ha contribuito in maniera fondamentale alla crescita esponenziale delle specie avvistate nella riserva”. Un esempio, oltre al pollo sultano, sono i 250 esemplari di Fraticello, altra specie in estinzione, avvistate nell’ultimo anno. Senza contare che dalle 211 specie del 2001 si è passati alle 237 del 2008. “Un messaggio importante – ha dichiarato Carmelo Iapichino, delegato provinciale della Lipu – ed un esempio di conservazione del patrimonio naturale”. Un piano di crescita sul quale incombe ancora il rinnovo della convenzione per la gestione. “Il mio augurio – ha detto Giorgio Sabella, docente dell’università di Catania – è che la Lipu possa continuare a gestire questa riserva che è senza dubbio tra le migliori in Sicilia”.

Ufficio stampa


Per la LIPU
R.N.O Saline di Priolo
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