(Tratto da Repubblica.it - Firenze)
A Livorno gli ambientalisti della Lipu stanno realizzando il nuovo atlante ornitologico delle specie nidificanti. Le ricerche sono iniziate nel 2006, e l’area interessata dal censimento è formata da ambienti diversificati. Un'opera simile è già stata realizzata qualche tempo fa a Firenze
L'Articolo
http://firenze.repubblica.it/multimedia/home/5061414
Livorno, il nuovo atlante ornitologico
di Laura Montanari
Cresce il gheppio che è un piccolo falco che nidifica sulle facciate degli edifici e nei cespugli. Il rondone pallido, parente del più noto rondone comune, dalle scogliere di Calafuria si è spostato anche nei palazzi del centro storico e sulle dighe del porto. Anche l'Upupa col suo ciuffo di penne in testa ha colonizzato molte aree verdi della città, perfino nei quartieri popolari (Mura Lorenesi a San Marco).
La Cinciarella è un piccolo passeriforme giallo e azzurro che nidifica nelle cavità degli alberi. C'è poi il Gabbiano reale, di cui ormai 200 coppie costruiscono il nido sui tetti delle case.A Livorno (così come è già stato fatto a Firenze) gli ambientalisti della Lipu stanno realizzando il nuovo atlante ornitologico delle specie nidificanti. Le ricerche sono iniziate nel 2006, e l'area interessata dal censimento è formata da ambienti diversificati: il tessuto urbano vero e proprio, un'estesa area industriale, un insieme di parchi urbani e suburbani, alcuni corsi d'acqua, i canali del centro storico, zone incolte e coltivi con macchia mediterranea e la costa marina.
L'edizione precedente è stata realizzata nel 1992-1993 e ha portato alla scoperta di 58 specie nidificanti. Oggi, a distanza di oltre 10 anni, i cambiamenti appaiono evidenti, sia per quanto riguarda la struttura della città che le specie di avifauna presenti: alcuni uccelli sono in declino, soprattutto a causa della sparizione del territorio naturale, mentre altre stanno aumentando. Tra le specie in diminuzione i passeri (dimezzati negli ultimi dieci anni), l'averla piccola, il saltimpalo, il beccamoschino, tutti uccelletti che vivono nelle siepi delle zone periferiche e quasi del tutto scacciati dal cemento che avanza. "Su questo aspetto vogliamo spendere qualche parola - spiega Marco Dinetti della Lipu -, perché i dati preliminari più interessanti raccolti dall'atlante ornitologico sono scaturiti da un'ampia zona incolta nelle periferie del quartiere Salviano. Costeggiato dal rio Ardenza, vi sono cespugli e filari di alberi di leccio e olmo, rappresentando un vero e proprio"corridoio ecologico", ovvero un habitat lineare con funzioni di collegamento tra il centro urbano e la periferia. Questi ambienti sono però sempre più rari".
In quell'area, spiegano alla Lipu, nel 2008 è stato approvato il progetto "Nuovo Centro" che prevede la realizzazione di 41.000 metriquadrati "di devastante cementificazione con ipermercati e edilizia privata, che cancellerebbe l'habitat naturale. In quella zona l'atlante ha finora censito 28 specie di avifauna nidificante, tra cui alcune di interesse conservazionistico europeo": la passera mattugia, il barbagianni che è un rapace notturno tipico delle zone rurali, la rondine la cui popolazione è diminuita in tutta Europa. Altre specie rilevanti sono il cuculo dal ciuffo ed il gruccione: il primo è un uccello raro che vive in Maremma, l'altro è molto colorato e nidifica in colonie scavando un tunnel negli argini dei fiumi.
Lungo il rio Ardenza è stato osservato il martin pescatore, la "freccia azzurra" che frequenta corsi d'acqua con sponde non cementificate. Talvolta capita anche la poiana, un rapace diurno simile a una piccola aquila.